di Giorgio Stirpe
Tante prime volte in questo pomeriggio freddo del Benito Stirpe per il Frosinone: prima vittoria stagionale in casa; primo trionfo per Greco; prima gara in cui sono stati messi a segno più di due gol; primo gol di Canotto. Molte note positive nel 3-2 inflitto al Cesena, tra le quali anche il ritrovato contributo del reparto avanzato che, fino ad oggi, anche a causa dell’incredibile numero di infortuni, non era stato un fattore.
L’aver battuto un avversario difficile come il Cesena deve rappresentare la svolta della stagione. La classifica è ancora deficitaria, l’ultimo posto è lì, ma la vittoria è la migliore medicina per guarire il malato.
Se per Greco esiste una certezza, quella è la difesa e anche contro il Cesena il quintetto è rimasto quello delle ultime gare con una eccezione: Monterisi, Biraschi e Bracaglia centrali, Marchizza e Jeremy Oyono (al posto del gemello) sulle fasce. A centrocampo il tecnico si è affidato alla verve dei baby Cichella, Barcella e Begic, in attacco spazio all’inedito duo Canotto – Ambrosino.
L’inizio di gara è stato timido per i giallazzurri che hanno lasciato al Cesena il compito di “fare” la partita. I romagnoli hanno provato ad approfittarne creando un paio di situazioni pericolose in cui Cerofolini è stato attento e pratico. In generale, nei primi 25’, la squadra allenata da Mignani ha manovrato con maggiore qualità rispetto ad un Frosinone che ha confermato i soliti limiti nella costruzione dell’azione d’attacco, fino al 30’ quando Canotto ha rubato palla agli avversari a centrocampo scatenando un contropiede che Ambrosino ha chiuso nel migliore dei modi superando il portiere Klinsmann con un bel piatto destro.
Rete liberatoria per l’intero reparto avanzato del Frosinone che non segnava dalla serata di Cittadella del 27 settembre scorso quando andò in rete Partipilo. Da allora solo marcature di difensori.
La gioia per il vantaggio è però durata pochi minuti perché al 40’ il Cesena si è visto fischiare a favore un calcio di rigore per un fallo di mano in area dello stesso Ambrosino, ravvisato dal Var. L’attaccante bianconeri Shpendi è stato fermato inizialmente fermato da Cerofolini e dal palo che gli ha però offerto la possibilità di ribadire in rete con il tap-in.
I giallazzurri non si sono fatti abbattere e hanno aumentato l’aggressività a centrocampo. Così al 45’ Barcella ha splendidamente servito Canotto che al volo con il destro ha piazzato alle spalle di Klinsmann portando di nuovo in vantaggio i padroni di casa.
Proprio Canotto merita qualche riga a parte: l’attaccante, inizialmente fuori dal progetto, si è sempre allenato con professionalità, senza mai creare problemi, aspettando il suo turno. Una volta reintegrato nella rosa si è messo a disposizione degli allenatori: il suo gol è un premio per il suo impegno.
Un gol che ha consentito al Frosinone di andare al riposo in vantaggio e ragionare negli spogliatoi con la testa, finalmente più libera, su come affrontare il Cesena ferito nel secondo tempo.
E i romagnoli hanno provato ad impensierire la squadra di Greco ad inizio ripresa, ma al 61’, hanno commesso una leggerezza in difesa (trattenuta in area di un difensore) che è costato il rigore contro. Dal dischetto Marchizza è stato glaciale e, per la prima volta in questa stagione, il Frosinone si è trovato sopra di due reti (3-1), segnando, sempre per la prima volta, tre gol in un’unica partita.
I giallazzurri hanno controllato senza grandi difficoltà la partita fino al 80’ quando il Cesena ha accorciato le distanze con Curto, lesto ad arrivare su una corta respinta di Cerofolini, e ad insaccare sotto la traversa.
Il gol dei romagnoli ha acceso il finale di partita ma il Frosinone si è compattato a difesa della propria metà campo lasciando zero chance agli avversari di agguantare in extremis il pareggio.
A fine gara i giallazzurri hanno potuto finalmente prendere l’applauso dello stadio dopo tanti fischi e amarezze.
LE PAROLE DI MISTER LEANDRO GRECO
“Ho visto gioia nei ragazzi – ha affermato l’allenatore del Frosinone Calcio Leandro Greco al termine dell’incontro – la partita della svolta c’è stata con il Pisa, i risultati hanno detto altro, oggi invece abbiamo vinto, sono soddisfatto per la curva, per i tifosi, per il presidente che ha puntato su di me. Abbiamo giocata in maniera tosta non solo oggi ma anche con Palermo, Cremonese il primo tempo, ma ci sono mancati i punti. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro fatto e che la gente ha percepito, il risultato di Cremona poteva mettere dubbi ma ora è il tempo di rilassarsi qualche ora, poi penseremo al Cosenza. La solidità difensiva è il nostro punto di forza, dal punto di vista mentale la squadra ha sempre tenuto e oggi abbiamo fatto un passo in più. C’è tanto da migliorare ma oggi siamo stati top. Canotto è l’emblema della mia gestione, non ha mai preclusioni per nessuno, sono tutti importanti e cerco di sfruttare tutti.