Terremoto di magnitudo 3.6 nel casertano
Scossa avvertita anche nel Lazio e sul litorale di Gaeta
Questa mattina, lunedì 9 dicembre, alle ore 7:33, una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 ha scosso il territorio del casertano, generando preoccupazione tra i cittadini e gli esperti del settore. L’evento sismico, rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha avuto il suo epicentro nelle vicinanze di Roccamonfina, una località situata nell’area vulcanica che si estende tra Campania e Lazio. L’ipocentro, ossia la profondità in cui si è verificata la scossa, è stato calcolato a soli 1,5 chilometri sotto la superficie terrestre, una caratteristica che ha amplificato la percezione del movimento tellurico.
Effetti percepiti fino in provincia di Frosinone e Latina
L’impatto del sisma nelle aree limitrofe
Nonostante la distanza dall’epicentro, la scossa è stata chiaramente avvertita anche in alcune zone della provincia di Frosinone, in particolare nell’area settentrionale, e persino lungo la costa di Gaeta. Diversi residenti hanno segnalato oscillazioni dei mobili, lampadari ondeggianti e brevi momenti di tensione. Alcuni, svegliati di soprassalto dall’evento, hanno subito condiviso le proprie esperienze sui social media, riportando una percezione chiara ma non allarmante del sisma.
Il monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Una rete scientifica al servizio della sicurezza
Come sempre accade in questi casi, l’INGV ha attivato tutti i sistemi di monitoraggio per analizzare l’evento e fornire dati tempestivi. Secondo i primi report, la magnitudo moderata e la profondità ridotta hanno contribuito a rendere la scossa particolarmente percepibile, pur senza segnalazioni di danni strutturali o feriti. La vicinanza all’area vulcanica di Roccamonfina, una zona conosciuta per la sua attività geologica, rende il territorio soggetto a simili fenomeni.
La reazione della popolazione locale
Un mix di preoccupazione e sollievo
Gli abitanti di Roccamonfina e dei comuni limitrofi, abituati alla vitalità geologica dell’area, hanno reagito con la consueta prontezza. Tuttavia, l’intensità della scossa, avvertita in una fascia geografica così ampia, ha generato un naturale timore, soprattutto in coloro che vivono nelle zone più densamente abitate. “Abbiamo sentito un forte boato seguito da un tremore”, ha dichiarato un residente del centro storico di Roccamonfina. “Per fortuna, è durato pochi secondi e non ci sono stati danni visibili”.