Un evento per la tutela dell’ambiente
Un convegno di approfondimento ispirato all’enciclica di Papa Francesco
Sabato 30 novembre, in località Finocchieto, a Osteria della Fontana di Anagni, si è svolto un convegno di grande rilevanza intitolato “Come preservare l’ambiente e le risorse naturali alla luce dell’enciclica ‘Laudato si” di Papa Francesco”.
L’incontro, promosso dalla componente RInnovamento tesserati del PD, ha attirato un pubblico attento e partecipe, interessato a discutere il futuro del quartiere San Bartolomeo, descritto come un’area da proteggere e valorizzare.
Con il celebre messaggio di Papa Francesco tratto dall’enciclica Laudato si’, il convegno si è aperto con una riflessione sui problemi urbanistici e ambientali che affliggono non solo la città di Anagni, ma tante altre realtà locali. Tra i temi affrontati: la mancanza di spazi verdi, la congestione urbanistica e il bisogno di un contatto più diretto con la natura.
Interventi di alto livello
La partecipazione di giornalisti ed esperti anima il dibattito
Tra i relatori principali, hanno spiccato i nomi di Pietro Alviti, noto giornalista, e di Lino Diana, senatore emerito della Repubblica, entrambi impegnati a offrire prospettive diverse ma complementari sul tema della sostenibilità e della cura del territorio. La loro esperienza ha permesso di arricchire il dibattito, suscitando numerose domande da parte del pubblico presente.
Un ruolo importante è stato giocato dal Coordinamento ambientale Difendiamo la Valle, che ha portato testimonianze dirette sulle criticità ambientali locali, evidenziando le difficoltà quotidiane vissute dagli abitanti di San Bartolomeo e l’urgenza di un intervento istituzionale e comunitario.
San Bartolomeo: un quartiere simbolo
La necessità di progetti concreti per il futuro
Durante il convegno è stato evidenziato come il quartiere San Bartolomeo rappresenti un microcosmo delle sfide ambientali del nostro tempo: un’area spesso soggetta a problemi di urbanizzazione caotica, ma con un grande potenziale per diventare un modello di sostenibilità. Gli interventi hanno sottolineato l’importanza di avviare iniziative che coniughino sviluppo e rispetto per l’ambiente, ispirandosi ai principi della Laudato si’ di Papa Francesco, che invita a custodire il creato come patrimonio comune dell’umanità.
L’incontro ha visto anche momenti di confronto vivace tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni, dimostrando quanto sia sentito il desiderio di cambiamento e di maggiore attenzione alla qualità della vita.
L’INTERVENTO DI VITTORIO SAVO SARDARO
“Ho apprezzato l’iniziativa sull’ambiente, soprattutto in considerazione dello stato ambientale del territorio e per quanto si prospetta. Come ho apprezzato, la partecipazione di esperti di prestigio, tenutosi nei gironi scorsi ad Anagni. Un contributo a comprendere la gravità delle condizioni ambientali di grande interesse sociale”; è quanto scrive in una nota Vittorio Savo Sardaro, storico esponente di area dem, in una nota inviata ad anagnia.com.
“Una problematica di dimensioni mondiali – prosegue Savo Sardaro – che richiederebbe un ampio confronto tale da coinvolgere forze politiche, sociali, economiche e soprattutto i cittadini.
Una realtà, quella di Anagni, che è a rischio, più di ogni altra città, per la propria condizione di alto tasso di inquinamento dei suoi territori.
Una ragione fondata perché ci sia da parte di quanti organizzano simili eventi l’accortezza di aprire un dialogo con tutto il mondo interessato a fornire proposte per risolvere questioni ambientali.
Un metodo che deve essere adottato soprattutto da parte di un partito, il PD, che ha fatto delle problematiche ambientali un argomento centrale della sua politica.
Non si esclude nessuno, non per un fatto personale e di diversità di ruoli, ma perché argomenti, come l’ambiente, la sanità, il lavoro, richiedono l’impegno comune per rendere più forte la politica di cambiamento e per non correre il rischio di avere iniziative ristrette, se non autoreferenziali, e circoscritte che finiscono nell’oblio e durano il tempo di un soffio.
È essenziale che in queste iniziative vengano coinvolte le istituzioni dai comuni, i veri interessati e i princiapli protagonisti, all’Amministrazione provinciale, dalla Regione al Parlamento, agli Enti interessati.
Una necessità per evitare che siano vanificati sforzi, pur lodevoli, come quella che si è svolta, e, in definitiva, che il problema rimanga irrisolto e non si muova nulla.
Più è ampio il fronte della lotta per il risanamento più è possibile ottenere interventi strutturali volti a un restauro delle aree inquinante e più in generale di tutto l’ambiente,
Ferma deve essere l’opposizione volta a impedire che sia concessa l’istallazione di un qualsiasi altro impianto che produca danni a tutto l’ecosistema.
Sono convinto che il PD debba svolgere una funzione essenziale per dare una prospettiva di risanamento e di cambiamento della città di Anagni.
Si deve altrettanto avere la consapevolezza che il PD, oltre a farsi promotore della costruzione di uno schieramento di forze politiche e di rappresentanze istituzionali, non può essere l’unica forza politica a sostenere una lotta per il risanamento ambientale.
Un obiettivo – conclude Savo Sardaro – che richiede non uno “spezzatino” delle attività politiche ad appannaggio dell’uno o dell’altro gruppo di maggioranza o di minoranza, ma la definizione di un progetto unitario e condiviso per dare alla città di Anagni ed all’intero territorio un futuro di progresso e di serenità”.
L’INTERVISTA AD ALVARO SUGAMOSTO, ORGANIZZATORE DELL’EVENTO
Prof. Sugamosto, Lei è stato l’ideatore, insieme alla sua componente “Rinnovamento” tesserati PD del convegno sull’ambiente del 30 novembre scorso; come è andata?
Non come ce lo aspettavamo, le aspettative di partecipazione, visto il tema così importante ed attuale erano superiori, anche se una novantina di persone non sono poche, per un sabato mattina sotto le feste natalizie. Ma questo dimostra ancora una volta che di fronte a certe battaglie tanti pronti a parlare, ma pochissimi a scendere in campo.
Il coordinamento ambientale “difendiamo la valle” sta portando avanti da tempo una battaglia in difesa dell’ambiente veramente incomiabile, basti pensare alle spese sostenute per i vari ricorsi al TAR sul Biodigestore, sul polo logistico di San Bartolomeo: eppure tanta gente continua a girare la testa dall’altra parte. Per non parlare poi di quel famoso mondo cattolico che in realtà non è mai esistito. Eppure l’argomento del convegno: “Come preservare l’ambiente e le risorse naturali alla luce dell’enciclica LAUDATO SI di papa Francesco. San Bartolomeo un quartiere da proteggere” non poteva non coinvolgere quelle associazioni e movimenti cattolici che purtroppo, mi dispiace dirlo, si richiudono su se stesse e tutto il resto è come se non esistesse. Voglio dire a queste associazioni che le chiacchiere da sole non bastano, servono anche fatti concreti, credo che molti cattolici di oggi siano rimasti attaccati al Vecchio Testamento, per molti infatti “è ciò che entra nel cuore che contamina l’uomo”.
Save Sardaro, esponente del PD , che ha partecipato al convegno, pur esprimendo apprezzamento per lo sforzo fatto ha criticato i promotori per non aver coinvolto tutti i soggetti interessati al problema quali associazioni, istituzioni, ecc.
Questo non è assolutamente vero, noi abbiamo invitato tutti, associazioni, amministratori, i cittadini tutti, nessuno escluso come era scritto nei manifesti e nei volantini che abbiamo distribuito “Verba volant scripta manent”: perché siamo consapevoli che tale problema riguarda tutti, nessuno escluso. Pensi che abbiamo invitato per iscritto anche alcuni sindaci dei comuni confinanti come Sanna di Colleferro e Felli di Piglio.
Per quanto riguarda l’altra critica, che noi della componente “Rinnovamento” vogliamo portare acqua al nostro mulino, facendo “spezzatino”, posso assicurare che il nostro unico obiettivo era quello di far prendere coscienza ai cittadini delle problematicità che il progetto del Polo Logistico arrecherà al territorio e agli abitanti della valle. A proposito poi dello “spezzatino” a cui allude Save Sardaro, beh se c’è una persona specializzata in questo è proprio Lui: come non ricordare i fatti del 2018 quando con l’assessore PD al bilancio e il segretario del PD fecero cadere di fatto il sindaco PD Fausto Bassetta facendo appunto del PD un vero e proprio… spezzatino? Non dimentichiamo mai, come mi ricordava il Dott. Bracci che la nostra valle del Sacco risulta, dal registro dei tumori, con il numero più alto di qualsiasi altra provincia del Lazio.
A quali conclusioni è giunto il convegno?
Oltre ad informare i partecipanti delle conseguenze nefaste del progetto logistico a San Bartolomeo per quanto riguarda l’ambiente, il paesaggio, il problema delle falde acquifere, la fauna e l’inquinamento dell’aria che si avrà con i 600/700 camion giornalieri, voglio ricordare due cose fondamentali che il convegno ha evidenziato.
La prima, che noi esseri umani non possiamo prescindere dall’ambiente che ci circonda perché è da esso che viene il nostro nutrimento, l’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo, quindi se l’ambiente è malato ne va della nostra salute, come i tanti casi di tumore stanno a dimostrare. Per questo ognuno di noi, nessuno esluso, è responsabile con i propri comportamenti nel tutelare o distruggere il creato.
La seconda cosa che il convegno ha evidenziato, è che sarebbe un errore, come sottolinea papa Francesco nella Laudato Si, affrontare il problema ambientale pensando che esso riguardi solo il verde, l’acqua, l’aria che respiriamo. Sarebbe un modo parziale di affrontare il problema. Se l’ambiente è inquinato dipende dall’uomo che il più delle volte ne è la causa. Quindi dobbiamo affrontare il problema nella sua completezza, parlando del vero significato della vita, dei veri valori e principi che debbono ispirare il nostro agire umano. Infatti, a niente servono le leggi anche le più belle del mondo, se dentro ciascuno di noi manca il convincimento, la formazione necessaria che ci porta a metterle in pratica. Oggi assistiamo ad una crisi ambientale e climatica senza precedenti perché è in atto una vera crisi dell’uomo: crisi della famiglia, della scuola, della chiesa. Per quanto riguarda quest’ultima che mi è tanto cara, vorrei dire brevemente che ben vengano tutte quelle varie sagre di arrosticini, polenta, sagne e fagioli, ma credo fermamente che se accanto a queste non si fa una vera formazione delle coscienze l’uomo e quindi l’ambiente andrà sempre più in malora.