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    Home » L’albero di Natale del Rockefeller Center: una luce italiana che unisce storia e speranza
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    L’albero di Natale del Rockefeller Center: una luce italiana che unisce storia e speranza

    dal cuore di San Donato Val di Comino al centro di New York, la storia di Cesidio Perruzza celebra gratitudine e resilienza
    22 Dicembre 20242 Mins Read
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    Un cuore italiano illumina New York

    L’albero di Natale che ogni anno incanta il Rockefeller Center di New York racconta una storia italiana di speranza e gratitudine. Le sue origini risalgono al 1931, quando un gruppo di operai italiani, guidati dal coraggio e dalla creatività di Cesidio Perruzza, un emigrato abruzzese nato a San Donato Val di Comino, decorò il primo albero di Natale con materiali di recupero. Questo semplice gesto, nato durante la Grande Depressione, si trasformò in un simbolo di resilienza e riconoscenza.

    Il sacrificio di Cesidio Perruzza

    Emigrato negli Stati Uniti nel 1901, Cesidio Perruzza affrontò lavori duri per costruirsi un futuro migliore. Durante la crisi economica, mentre lavorava alla costruzione del grattacielo RCA Building, oggi parte del Rockefeller Center, ebbe l’idea di decorare un abete per celebrare la comunità italiana e i sacrifici degli operai. Le decorazioni, realizzate con materiali come l’alluminio dei detonatori, simboleggiavano la dignità e la creatività di chi, nonostante la povertà, sapeva dare valore alla vita.

    Un’eredità di speranza e unità

    L’iniziativa non rimase inosservata. Mario Cuomo, ex governatore di New York, riportò alla luce questa storia, sottolineando il contributo della comunità italiana alla cultura americana. Tra i protagonisti della prima celebrazione figuravano, oltre a Perruzza, emigrati da diverse regioni italiane, come il siciliano Antonio Salimbene. L’albero del Rockefeller Center divenne un simbolo universale di gratitudine e solidarietà.

    Un progetto per ricordare

    Oggi, la memoria di quella straordinaria iniziativa rivive attraverso la clip “1931: brillano le luci a Manhattan”, promossa da Paolo Masini e Luca Leone. Narrata dalla voce di Massimo Wertmuller, la clip racconta l’incredibile storia di Cesidio e della comunità emigrata, utilizzando immagini inedite e un testo curato da Maria Grazia Lancellotti. Questo tributo sarà visibile al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova e al Museo del Novecento di San Donato Val di Comino durante il periodo natalizio.

    Un’eredità che vive nel tempo

    L’albero del Rockefeller Center, oggi decorato con oltre 50 mila luci colorate, è diventato un’attrazione globale. Tuttavia, dietro la sua magnificenza si cela la storia di un’Italia che, pur lontana dalla propria terra, ha saputo portare creatività e speranza oltre oceano. Come ricorda il sindaco di San Donato Val di Comino, Enrico Pittiglio, la memoria di Cesidio Perruzza è un simbolo eterno di sacrificio, determinazione e legame con le proprie radici.

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