L’Egato 5 di Frosinone ha provveduto a pagare ai Comuni, lo scorso 30 dicembre, gli oneri concessori per il servizio idrico integrato relativi all’anno 2022. Gli oneri concessori in parola rappresentano la parte del canone che il Gestore del servizio idrico deve corrispondere annualmente, secondo le previsioni del Piano d’Ambito, per le opere idrauliche, fognarie e per i vari beni ad esso affidati dagli stessi Comuni tramite l’Egato.
La liquidazione di tali oneri è stato un risultato a cui l’Ente di gestione dell’Ambito territoriale ottimale n. 5 ‘Lazio Meridionale’ di Frosinone è giunto grazie ad un lavoro, di mediazione con il gestore del servizio idrico e determinazione nel raggiungimento dell’obiettivo, avviato nel 2020 e concretizzatosi negli ultimi anni dopo la seduta della Conferenza dei Sindaci, dello scorso mese di maggio, nella quale è stato approvato il piano di rientro del debito maturato dal Gestore per gli oneri concessori relativi agli anni dal 2021 al 2023.
A seguito di tale attività, e di ulteriore confronto, il gestore Acea Ato 5, a fine dello scorso mese di novembre ha completato il versamento all’Egato della somma, comprensiva d’Iva, di 1.234.640,00 euro, relativa appunto alla copertura degli oneri concessori dell’anno 2022, da riversare quindi ai Comuni aventi diritto.
Sono stati 53 (su 86 che compongono l’Ato 5) i Comuni a cui è stata liquidata la somma spettante, per un totale di 831.103,96 euro Iva inclusa.
Va, infatti, evidenziato che, per il pagamento degli oneri, i Comuni sono tenuti all’emissione della relativa fattura. Non tutti gli enti locali, nonostante abbiano diritto al versamento degli oneri in parola, hanno provveduto a rilasciare il necessario documento fiscale.
“Ci siamo impegnati al massimo per sbloccare questa situazione – dichiara il dirigente responsabile della Segreteria tecnico operativa dell’Egato 5, l’ingegner Luigi Urbani – confrontandoci con il gestore e richiedendo i pagamenti che da diversi anni si attendevano. Abbiamo condiviso con i sindaci l’esigenza di concedere un piano di rientro, affinché Acea Ato 5 potesse adempiere ai propri obblighi senza compromettere gli equilibri economici e finanziari della gestione. La soluzione si è rivelata giusta e abbiamo potuto procedere, finalmente, con una prima tranche di pagamenti.
Invito i sindaci dei Comuni, che non hanno ancora fatturato le loro spettanze al riguardo, a sollecitare i loro uffici affinché provvedano, così che anche a loro possa essere versata la quota spettante”.
Elenco dei Comuni pagati e importo versato (comprensivo di IVA):
Alatri 45.125,65 euro; Anagni 35.384,64 euro; Arce 14.781,14 euro; Arnara 10.354,60 euro; Arpino 16.707,44 euro; Atina 12.952,47 euro; Ausonia 10.749,10 euro; Belmonte Castello 8.269,98 euro; Broccostella 10.953,60 euro; Campoli Appennino 9.556,38 euro; Casalvieri 10.825,62 euro; Cassino 55.654,34 euro; Castelliri 11.823,08 euro; Castro dei Volsci 13.552,80 euro; Ceccano 38.016,80 euro; Cervaro 17.988,56 euro; Colfelice 9.847,96 euro; Collepardo 8.577,39 euro; Coreno Ausonio 9.462,70 euro; Esperia 12.416,81 euro; Falvaterra 8.068,12 euro; Ferentino 35.020,49 euro; Fiuggi 21.470,41 euro; Fontana Liri 11.133,04 euro; Frosinone 68.111,97 euro; Fumone 10.109,20 euro; Gallinaro 9.031,26 euro; Isola del Liri 22.379,47 euro; Monte S Giovanni Campano 23.968,01 euro; Morolo 11.646,28 euro; Pastena 9.165,84 euro; Patrica 11.506,42 euro; Picinisco 8.836,00 euro; Piglio 13.393,15 euro; Pofi 12.762,48 euro; Pontecorvo 24.536,66 euro; Posta Fibreno 8.805,64 euro; Rocca d’Arce 8.599,83 euro; San Donato Val di Comino 9.993,09 euro; San Giorgio a Liri 11.498,51 euro; Sant’Andrea del Garigliano 9.238,40 euro; Sant’Apollinare 9.832,13 euro; Sant’Elia Fiumerapido 15.268,00 euro; Santopadre 9.060,29 euro; Settefrati 8.310,88 euro; Sgurgola 10.775,49 euro; Supino 13.678,13 euro; Terelle 7.814,80 euro; Torre Cajetani 9.114,39 euro; Trivigliano 9.545,82 euro; Vicalvi 8.345,18 euro; Villa Latina 8.936,26 euro; Campodimele (LT) 8.147,27 euro.