Esclusione di Anagni dal bando regionale
Anagni e Fontana Liri non figurano tra gli 89 Comuni del Lazio beneficiari degli oltre due milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio attraverso l’avviso pubblico “Sicurezza in Comune”. Il bando era destinato all’installazione e all’adeguamento dei sistemi di videosorveglianza e alla riqualificazione di aree degradate. A determinare l’esclusione della città di Bonifacio VIII sarebbe stato un errore amministrativo: una mancata integrazione documentale richiesta dalla Regione entro cinque giorni. La scadenza, comunicata il 18 novembre tramite protocollo, non sarebbe stata gestita in tempo a causa di un problema interno alla macchina amministrativa del Comune.
Un problema di comunicazione interna
Secondo fonti interne al Comune di Anagni, il protocollo generale avrebbe inviato la nota alla segreteria del sindaco, senza inoltrarla agli uffici tecnici competenti. Questa catena di errori ha impedito la presentazione della documentazione integrativa e la conseguente esclusione dalla graduatoria della città di Anagni.
“Non si tratta di una bocciatura del progetto,” fanno sapere dal Comune, sottolineando che l’esclusione è stata causata esclusivamente da un problema di comunicazione interna.
Le critiche dell’opposizione
Il consigliere comunale Luca Santovincenzo, esponente di LiberAnagni, ha espresso dure critiche verso l’amministrazione: “della ennesima perdita di un finanziamento l’amministrazione deve rendere assolutamente conto alla cittadinanza. La motivazione esplicitata nella determinazione regionale è chiara e preoccupa non poco. Solo qualche giorno fa, quando in Consiglio abbiamo fatto notare le carenze nella realizzazione delle opere programmate, hanno risposto facendo i nomi di assessori regionali che avrebbero promesso a breve la concessione di finanziamenti vari. Se gestiscono così le pratiche la vedo dura”, ha dichiarato, evidenziando come l’incidente sia un segnale preoccupante della gestione amministrativa locale.
Il caso di Fontana Liri
Per quanto riguarda Fontana Liri, famosa per aver dato i natali a Marcello Mastroianni, l’istanza è stata esclusa ai sensi dell’articolo 8 comma 1 lettera B) “perché priva della documentazione di cui all’articolo 6, comma 1 (mancanza della scheda A, contenente i dati dell’Ente e del referente del progetto, redatta secondo il modello allegato all’avviso e della scheda B, illustrativa dell’intervento).
Patrica tra i 21 Comuni della Provincia di Frosinone a beneficiare del finanziamento; le parole del primo cittadino Lucio Fiordalisio
“Esprimo grande soddisfazione per l’ennesimo bando centrato da questa amministrazione comunale e ringrazio la Giunta regionale Rocca, perché attraverso queste risorse, nello specifico 15.000 €, saremo in grado di potenziare con ulteriori telecamere il nostro sistema di videosorveglianza”.
E’ quanto dichiara in una nota inviata a questa redazione il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio.
“L’obiettivo – spiega ancora il primo cittadino – è garantire che altre zone del territorio possano dotarsi di sistemi di controllo per rafforzare la sicurezza e la legalità. Ringrazio, inoltre, il Vice Sindaco Roberto Pigliacelli per aver seguito nel dettaglio il Bando e pianificato le nuove zone strategiche finora scoperte”.
Il bando
in tutto, sono 89 i Comuni beneficiari degli oltre due milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio per l’installazione, l’implementazione e l’adeguamento dei sistemi di videosorveglianza e per la riqualificazione di aree degradate con una particolare incidenza di fenomeni criminali o ritenute critiche per la sicurezza, la vivibilità e la coesione sociale.
«Si tratta di risorse preziose per gli Enti locali che arrivano dopo oltre quattro anni di attesa. Per la Giunta Rocca sicurezza e legalità sono precondizioni essenziali della vivibilità delle nostre città: continueremo a lavorare per aiutare i sindaci e le forze dell’ordine a controllare il territorio e riaffermare la presenza delle Istituzioni laddove si registra una forte presenza della criminalità», ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti.
Nello specifico sono 19 i Comuni beneficiari in provincia di Viterbo per un totale di oltre 384mila euro erogati, 24 Comuni in Provincia di Rieti per un totale di oltre 373mila euro, 16 Comuni nella Città Metropolitana di Roma per un totale di oltre 493mila euro, nove Comuni in Provincia di Latina per un totale di oltre 369mila euro e 21 Comuni in Provincia di Frosinone per un totale di oltre 371mila euro. L’importo medio di ogni finanziamento è stato di circa 30mila euro.
I comuni beneficiari della provincia di Frosinone sono:
1. Villa Latina (15.000,00 euro)
2. Sant’Elia Fiumerapido (17.598,44 euro)
3. Cervaro (20.000,00 euro)
4. Torre Cajetani (15.000,00 euro)
5. Coreno Ausonio (15.000,00 euro)
6. Posta Fibreno (15.000,00 euro)
7. Villa Santa Lucia (15.000,00 euro)
8. Ausonia (14.640,00 euro)
9. Roccasecca (15.000,00 euro)
10. Cassino (26.988,84 euro)
11. Pofi (14.969,40 euro)
12. Patrica (15.000,00 euro)
13. Pescosolido (15.000,00 euro)
14. Trivigliano (15.000,00 euro)
15. Fiuggi (22.828,16 euro)
16. Sant’Apollinare (14.981,60 euro)
17. Vallemaio (15.000,00 euro)
18. Guarcino (15.000,00 euro)
19. Alatri (30.000,00 euro)
20. San Donato Val di Comino (39.800,00 euro)
21. Atina (15.000 euro)
Un’occasione persa per Anagni
Con un finanziamento medio di 30mila euro, l’esclusione rappresenta un’occasione mancata per la città di Anagni, che avrebbe potuto investire queste risorse per migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei suoi cittadini. Resta ora la speranza che l’amministrazione riesca a recuperare il rapporto con la Regione e a evitare simili errori in futuro.