“Che fine ha fatto la Consulta delle Associazioni annunciata con grande enfasi dall’amministrazione comunale ed in particolare dal vicesindaco e assessore all’associazionismo Andrea Pro?”.
E’ la domanda che si pongono, e che soprattutto pongono ai diretti interessati, i consiglieri del Comune di Ferentino Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo che evidenziano: “Era il febbraio del 2024 quando la Consulta veniva costituita con l’elezione degli organi direttivi, attraverso una prova muscolare tra le stesse fazioni della maggioranza che non persero occasione per pesare i loro rapporti di forza all’interno della coalizione”.
“Nel mese di ottobre, dopo quasi 10 mesi di stallo, come constatato e contestato anche da diverse associazioni e appartenenti al direttivo della consulta, arrivano le dimissioni del suo Presidente Alessandro Ciuffarella. Lo stesso Andrea Pro a seguito di tale situazione annunciava, attraverso dichiarazioni rilasciate alla stampa, che da lì a qualche giorno avrebbe provveduto alla convocazione di una assemblea per la elezione del nuovo presidente. Sono però passati ormai diversi mesi dalle dimissioni del Presidente e un anno dalla costituzione della consulta ma nessuna iniziativa è stata intrapresa dall’amministrazione comunale che di questo progetto ne aveva fatto una cavallo di battaglia in campagna elettorale”.
“È per questo che come consiglieri di minoranza abbiamo presentato una mozione da discutere al prossimo consiglio comunale con la quale sollecitare l’amministrazione comunale ad intervenire chiedendo al sindaco e al suo delegato di attivarsi per il reale funzionamento di tale organismo anche attraverso un coinvolgimento attivo in quelle che sono le attività dell’ente e la dotazione di un fondo economico”. “ Le associazioni rappresentano un patrimonio cittadino importante – aggiungono Musa, Lanzi, Magliocchetti e Pompeo – e rimaniamo anche stupiti dal fatto che in due anni di amministrazione il vicesindaco-assessore al ramo, che ha da gestire la sola delega all’associazionismo, non sia ancora riuscito a portare a termine tale iniziativa”.
“Speriamo, vista la situazione, – concludono i consiglieri – che questo progetto non sia stato solamente un campo da gioco in cui pesare la consistenza delle varie componenti della maggioranza o per ristorare elettoralmente qualcuno”.