“In questi giorni numerosi cittadini ed operatori economici di Ferentino sono fortemente preoccupati per le conseguenze della chiusura della variante Casilina, per il rifacimento del cosiddetto “Ponte Giovina”, annunciata da alcuni articoli di stampa, con l’assenza di una qualsiasi posizione ufficiale dell’Amministrazione Fiorletta. Sul sito dell’ANAS i lavori risultano già consegnati alla ditta appaltatrice addirittura dal 28 ottobre scorso, ed avranno la durata di un anno, e non di sei mesi, come riportato negli interventi sulla stampa”.
Lo dichiarano in una nota i consiglieri Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo che evidenziano: “Si tratta di un lavoro sicuramente necessario ma che avrà comunque un impatto insostenibile per la circolazione viaria di Ferentino, in particolar modo per tutto il traffico automobilistico che sarà deviato a Sant’Agata con direzione incrocio Bassetto, cioè su un tratto di strada interna al centro abitato che già in condizioni normali è sempre al limite del collasso, con la presenza di due Istituti di Istruzione Superiore ed un Istituto comprensivo, per un totale di oltre mille allievi, due banche, una farmacia e numerosissime attività commerciali ed artigianali. A ciò si aggiunga il livello di inquinamento che andrà a peggiorare una situazione già molto difficile. La chiusura del traffico, così come pensata, andrebbe inoltre a penalizzare fortemente le diverse attività economico-commerciali presenti sul tratto interdetto nonché su quello oggetto di provvedimenti di viabilità alternativa”.
“Ci aspettavamo già da tempo – aggiungono ancora i consiglieri comunali – un’iniziativa del sindaco, anche attraverso proposte tecniche relative all’intervento da effettuare, da sottoporre e condividere con Anas, che prevedesse un piano di viabilità alternativo all’attraversamento del centro urbano”.
“E’ per questo che come minoranza – concludono Musa, Lanzi, Magliocchetti e Pompeo – davanti all’inerzia, che è ormai una costante di questa amministrazione, abbiamo richiesto al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione urgente di un’apposita seduta di consiglio, per sollecitare ed impegnare il sindaco in tal senso, prima che sia troppo tardi, chiedendo al contempo di mettere in campo forme di ristoro e sostegno alle attività economiche penalizzate”.