A Paliano, nel pomeriggio del 16 gennaio i Carabinieri della locale Stazione, coordinati dal Comando Compagnia di Anagni, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del dispositivo di controllo elettronico a distanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, nei confronti di un 48enne del posto già noto per i suoi trascorsi giudiziari.
L’uomo è ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della compagna 43enne. I Carabinieri sono intervenuti quando la donna, al culmine dell’ennesimo litigio è stata aggredita fisicamente dal compagno, per futili motivi di gelosia, ed è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari per lesioni giudicate guaribili in 15 giorni di riposo e cure mediche.
La donna, rassicurata dalla presenza dei militari, ha trovato il coraggio di denunciare il suo ex compagno di vita. Le immediate indagini hanno, quindi, permesso di ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto quel giorno, nonché di verificare che quell’episodio di aggressione fisica si inseriva in un contesto di reiterate violenze fisiche e vessazioni.
Il solido quadro probatorio ricostruito dai Carabinieri ha, quindi, determinato l’Autorità Giudiziaria procedente ad emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico “antistalking” direttamente collegato con la Centrale Operativa dell’Arma che permetterà il monitoraggio in tempo reale dei movimenti dell’uomo violento, segnalando qualsiasi tentativo di avvicinamento alla parte offesa.
E’ obbligo rilevare che l’indagato, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata ingiudicato, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascrittogli.
Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.