Atto decisivo per proteggere una donna da atti persecutori
Nel pomeriggio del 17 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Anagni hanno dato esecuzione a un’ordinanza di divieto di avvicinamento con applicazione del dispositivo di controllo elettronico a distanza. Tale misura, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, è stata emessa nei confronti di un 39enne del luogo, già noto per i suoi trascorsi giudiziari, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.
Una denuncia coraggiosa al culmine della sofferenza
Il caso è emerso il 21 dicembre 2024, quando la donna, al culmine dell’ennesimo litigio per motivi di gelosia, si è rivolta ai Carabinieri durante un incontro chiarificatore cui aveva assistito anche il figlio minore della coppia. Rassicurata dalla presenza dei Militari, ha trovato il coraggio di denunciare le reiterate vessazioni subite dall’ex compagno.
Indagini accurate e una risposta tempestiva
Le immediate indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e di collocare l’episodio denunciato in un contesto più ampio di reiterate vessazioni. L’Autorità Giudiziaria ha ritenuto il quadro probatorio sufficientemente solido per emettere la misura cautelare.
Un monitoraggio costante grazie al braccialetto elettronico
La particolarità di questa vicenda risiede nell’applicazione del braccialetto elettronico “antistalking”, un dispositivo direttamente collegato con la Centrale Operativa dell’Arma. Tale strumento garantirà il monitoraggio in tempo reale dei movimenti dell’uomo, segnalando tempestivamente ogni tentativo di avvicinamento alla parte offesa.
Un segnale forte a tutela delle vittime
L’intervento dei Carabinieri di Anagni e l’utilizzo delle tecnologie più avanzate rappresentano un esempio di come le istituzioni possano intervenire concretamente per tutelare le vittime di violenza e promuovere la sicurezza. La vicenda si configura non solo come un atto di giustizia, ma anche come un messaggio di incoraggiamento per tutte le persone che vivono situazioni simili: denunciare è possibile e necessario.