La drammatica caduta sul Terminillo
Una tranquilla giornata di escursioni si è trasformata in un incubo per un gruppo di alpinisti impegnati sul Monte Terminillo, in provincia di Rieti. Erano circa le 12:00 del 17 gennaio 2025 quando un uomo di 58 anni, originario di Carpineto Romano, è precipitato per diverse centinaia di metri dalla parte alta del Canale Centrale, nei pressi della vetta. Nonostante l’alpinista fosse dotato dell’equipaggiamento adeguato, le cause dell’incidente restano ancora da chiarire.
Il tragico episodio ha scosso i suoi compagni di escursione, che hanno subito dato l’allarme. L’uomo, pur essendo sopravvissuto alla caduta, presentava gravi politraumi che hanno richiesto un intervento rapido e organizzato.
Il complesso intervento del CNSAS Lazio
Il primo gruppo di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) del Lazio, già operativi nelle vicinanze, è giunto sul luogo dell’incidente insieme a un medico. Dopo aver stabilizzato l’alpinista, sono stati coinvolti ulteriori soccorritori, tra cui il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) e una squadra dei Vigili del Fuoco.
Grazie alla loro competenza, l’uomo è stato immobilizzato e imbarellato. Con una barella portantina è stato trasportato fino al Rifugio A. Sebastiani, un’operazione resa difficoltosa dalle avverse condizioni meteo che caratterizzavano la giornata.
Il trasporto in ospedale e le difficoltà logistiche
Il coordinamento tra i soccorritori e il personale sanitario del 118 si è rivelato cruciale. L’alpinista è stato preso in carico dagli operatori del servizio emergenza sanitaria, che avevano già allertato l’elisoccorso regionale. Tuttavia, le condizioni atmosferiche proibitive hanno impedito all’elicottero Ares 21 di raggiungere il rifugio.
L’elicottero è stato costretto ad atterrare presso il Piazzale della Malga, da dove il ferito è stato trasferito in codice rosso presso l’ospedale Gemelli di Roma. La gravità della situazione ha reso il trasporto in ospedale un momento cruciale per le speranze di salvezza dell’uomo.
Le indagini e il coraggio dei soccorritori
Sul posto è intervenuta anche una pattuglia della Polizia di Stato, incaricata degli accertamenti di rito per ricostruire la dinamica dell’incidente. Nel frattempo, l’operazione di soccorso ha messo in luce, ancora una volta, la dedizione e la preparazione dei tecnici del CNSAS Lazio, capaci di operare con efficienza anche in condizioni particolarmente avverse.
La tragedia sfiorata al Terminillo è un richiamo alla prudenza e alla necessità di affrontare la montagna con la massima preparazione, ma anche un esempio tangibile del valore inestimabile del lavoro svolto dai soccorritori.