di Giorgio Stirpe
Sicurezza carente, incuria, sporcizia, degrado ovunque. Una situazione di allarme in tutti gli ospedali e nelle strutture sanitaria della provincia di Frosinone, dove ormai giornalmente si verificano atti vandalici e aggressioni nei confronti dei lavoratori.
Gli appelli ai vertici della Asl di Frosinone, più volte lanciati dai sindacati, sono sempre caduti nel vuoto. Nessuno dei dirigenti, come più volte sottolineato dalla Segretaria Provinciale UGL Salute Rosa Roccatani, sembra voler interessarsi di una situazione che rischia di trasformarsi in emergenza sociale.
Ci siamo recati presso l’ufficio della Segreteria Provinciale, in via Marittima a Frosinone, dove la sindacalista raccoglie, ogni giorno, le istanze dei lavoratori della sanità.
Qual è la situazione nelle strutture sanitarie Asl?
Le strutture sanitarie sono prese d’assalto da delinquenti, ci sono ormai quasi giornalmente, scassi, furti, aggressioni nei confronti del personale sanitario da parte di tossicodipendenti che, oltre a sostare nelle aree dove ci sono pazienti in attesa, diventano violenti quando, ad esempio un’infermiera si rifiuta di soddisfare le richieste di farmaci.
Chiedete maggiori misure di sicurezza?
Da tempo questo è il nostro appello. Chiediamo di ampliare le misure di sicurezza garantendo la presenza di personale preposto alla vigilanza H24, cosi da consentire al personale dipendente di lavorare in sicurezza. A quanto pare, però, la salute degli operatori sanitari non interessa alla dirigenza aziendale, per la quale non occorrono misure ulteriori rispetto a quelle esistenti, cioè il nulla, aggiungo io. Al pronto soccorso di Cassino, al Cup, in tutti gli ospedali e i distretti, ad eccezione della direzione generale, è possibile entrare da diverse porte praticamente indisturbati. Per i malintenzionati infiltrarsi e delinquere è un gioco da ragazzi. Ricordo che i professionisti della sanità definiti in passato eroi sono essere umani e se è vero come è vero che la sanità è un ente pubblico volto garantire la salute dei cittadini non può dimenticare che anche i dipendenti ne sono parte.
Professionisti che, a volte, non riescono neanche a bere…
Infatti, perché i distributori automatici di bevande calde e fredde vengono scassinati, non sostituiti, e l’acquisto di bevande calde o fredde diventa impossibile. Tutto ciò probabilmente per la direzione non è problema e poco importa a quanto sembra se il dipendente non è nella condizione di bere un sorso d’acqua nelle 6/7 ore di lavoro.
Anche parcheggiare diventa un problema?
Assolutamente sì e soprattutto per i dipendenti. Da tempo abbiamo avanzato la proposta di realizzare delle aree parcheggio dedicate esclusivamente agli operatori sanitari come accade in molte altre zone d’Italia. Spesso sono costretti a vagare alla ricerca di un posto libero e parcheggiare lontano dalle strutture in cui lavorano. Uno stress ulteriore che si può tranquillamente evitare riservando posti nei pressi degli ospedali. Purtroppo le auto degli operatori sanitari sono prese spesso di mira da delinquenti e per questo chiediamo anche che vengano istallate telecamere di videosorveglianza. Sento dire che non ci sono risorse per questo, mentre per altre situazioni, molto meno importanti, i soldi si trovano sempre.
L’UGL Salute ha spesso chiesto anche un nuovo progetto di riqualificazione?
Una riqualificazione è urgente così come lo è una manutenzione più attenta ed efficace. Abbiamo più volte fatto notare la necessità di sistemare e ripristinare gli ambienti sanitari, dove troviamo dai pavimenti divelti alle porte rotte, passando per alcuni magazzini dove giacciano incustoditi e alla mercé di tutti, pacchi di documenti, ausili e farmaci come io stessa ho potuto constatare, in diverse circostanze, in prima persona. La perdita idrica nel piazzale di viale Mazzini è stata riparata solo dopo le nostre rimostranze e insistenze.
Quali sono le problematiche dei reparti ospedalieri?
Innumerevoli! Ne cito solo uno come caso emblematico: l’SPDC (il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) di Sora e Frosinone è chiuso da anni perché, ci hanno sempre detto, mancano i medici. Non è così: oggi, a fronte di 50 posti letto previsti per numero di abitanti, ne abbiamo solamente 12. Quanti soldi spende l’azienda per la mobilità passiva necessaria alla cura dei malati? Quanti solo e problemi anche per i familiari di coloro che soffrono di disturbi psichici? Per l’SPDC di Sora sono stati spesi ingenti risorse di denaro e inaugurato in pompa magna da Zingaretti, eppure non è mai stato utilizzato. I medici c’erano ma l’attuale direttore della UOC ha preferito puntare solo su Cassino.
Qual è il suggerimento che si sente di dare?
Dico alla politica di restare fuori dalla sanità. La salute è un diritto dei cittadini ma viene calpestata perché è più importante piazzare qualcuno nei ruoli che contano piuttosto che dare servizi. E’ ora di dire basta con i giochi di potere. Negli ultimi 24 anni a Frosinone si sono susseguiti ben 18 Direttori Generali, non c’è stato mai modo di dare continuità alle gestioni e i disastri causati per queste scellerate decisioni, sono sotto gli occhi di tutti.