“Il problema dei Pronto Soccorso – e in questo caso di quello dell’ospedale ‘Spaziani’ di Frosinone – non è né ignorato né sottovalutato ma, al contrario, tra le priorità della nostra agenda amministrativa. A dimostrazione di ciò, tra le tante misure adottate dal Governo Rocca, non c’è solo un poderoso piano di autorizzazioni ad assumere e assunzioni di personale (14.000 unità), ma anche, per citarne alcune, i 155 milioni di euro messi a disposizione per i lavori di ristrutturazione e manutenzione dei Pronto soccorso, che sono ancora in essere e la riduzione dei tempi di attesa grazie alla riforma del Recup con l’agenda unica tra prestazioni di pubblico e privato accreditato.
Apprezziamo l’interesse espresso ieri da parte dell’Ordine dei medici di Frosinone, che non mi risulta aver lanciato in passato un allarme così forte se non durante la campagna elettorale delle ultime regionali, quando, nell’incontro del gennaio 2023 tra i medici di Frosinone e il candidato presidente del Pd Alessio D’Amato, il dottor Cristofari, presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Frosinone e direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza della Asl di Frosinone, evidenziava come il problema dell’immissione di personale fosse di carattere nazionale. In quell’occasione, infatti, chiarì – per citare le sue testuali parole – che ‘la situazione di Frosinone era la stessa anche a Piacenza, Bergamo e Vercelli’. L’occasione fornitaci dall’Ordine dei medici ritengo sia preziosa per rappresentare le soluzioni individuate sia sul Pronto soccorso che sugli altri reparti, anche per affrontare la tematica dell’emergenza in rapporto con l’efficientamento della rete territoriale (medici di medicina generale), oggetto proprio in questi giorni di un importante dibattito che vede il presidente Rocca, insieme agli altri presidenti delle regioni d’Italia, chiedere convintamente una riforma del sistema. La Asl di Frosinone non fa eccezione: tant’è che gli accessi in Pronto soccorso sono per una grandissima percentuale ‘impropri’, dal momento che riguardano casi gestibili dalla medicina del territorio. I progetti inerenti alle attività dei medici di medicina generale sono numerosi e onerosi e quindi ritengo congruo che un’audizione in Commissione Sanità non possa prescindere dall’esame dei risultati ottenuti attraverso le strategie adottate dalla medicina del territorio. Ben vengano, dunque, il confronto e la discussione in Commissione Sanità, purché non ci si limiti a travestire, nonostante il Carnevale sia ormai alle porte, un problema complesso, atavico e dalle numerose declinazioni alla mera polemica politica”.
Così la presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali del Lazio, Alessia Savo.