Affidamento diretto senza gara
È stata recentemente pubblicata la Determina con cui l’Ufficio Tecnico del Comune di Anagni ha affidato, ancora una volta senza gara d’appalto, la gestione e manutenzione delle aree verdi cittadine a una cooperativa sociale con sede a Latina. Il contratto, della durata di sei mesi, prevede una spesa di 36.478,00 euro ed è stato giustificato dall’imminente scadenza del precedente accordo di manutenzione ordinaria.
Un modus operandi ormai consolidato
Secondo Pd Anagni, Sinistra Italiana, M5S Anagni, Possibile e PCI, questa modalità di affidamento senza bando sembra essere diventata una prassi consolidata per l’attuale Amministrazione Comunale. L’assegnazione diretta per importi inferiori a 140.000 euro, che permette di evitare il ricorso a gare pubbliche, viene ritenuta ormai una normalità, tanto da sollevare perplessità sulla trasparenza e sull’efficacia della gestione delle risorse pubbliche.
Il coinvolgimento della cooperativa sociale
La scelta della cooperativa di Latina, motivata dall’intento di sperimentare nuove forme di inclusione sociale, ha generato discussioni. La cooperativa in questione, infatti, impiega detenuti ed ex detenuti per favorirne il reinserimento nella società civile. Una finalità che trova consenso generale, ma che non ha evitato critiche sulla procedura seguita per l’assegnazione dell’incarico.
Possibili legami con ambienti della destra estrema
Alcune inchieste giornalistiche a livello nazionale – sempre Pd Anagni, Sinistra Italiana, M5S Anagni, Possibile e PCI – avrebbero evidenziato presunti legami tra alcuni amministratori della cooperativa e movimenti riconducibili alla destra estrema laziale. Questo aspetto ha sollevato nuove domande: “il Sindaco di Anagni e la Giunta Comunale erano a conoscenza di tali connessioni? E, soprattutto, condividono questa scelta?”
Perché non un bando di gara?
Le forze politiche di opposizione chiedono chiarimenti sul mancato ricorso a un bando pubblico per la manutenzione del verde cittadino. La scadenza del precedente contratto era nota da tempo: perché, dunque, ricorrere all’affidamento diretto e non avviare una procedura più trasparente e competitiva?
Opportunità per le realtà locali?
Altro punto critico riguarda la scelta di una cooperativa fuori dal territorio comunale. Esistevano, nel comprensorio di Anagni, realtà sociali in grado di gestire tale servizio? La decisione di rivolgersi a una cooperativa di Latina penalizza eventuali operatori locali che avrebbero potuto garantire lo stesso servizio, contribuendo allo sviluppo economico del territorio.
Il nodo della gestione rifiuti
Infine, si torna a discutere della convenzione tra il Comune di Anagni e la Società De Vizia, che prevede già una quota di manutenzione del verde pubblico. L’affidamento a un soggetto esterno solleva un’ulteriore questione: verrà finalmente bandita una nuova gara d’appalto per la gestione dei rifiuti, oppure si continuerà con soluzioni temporanee che rischiano di generare più problemi che benefici?