Un’inchiesta che scuote la comunità Nuovi sviluppi per quanto riguarda l’allarme bomba che il 21 gennaio scorso ha paralizzato via Mastruccia, a Frosinone. Verrà ascoltato dagli inquirenti – nei prossimi giorni – l’insegnante di 57 anni, ritenuto autore dell’episodio che ha seminato panico tra i cittadini. Le accuse a suo carico sono pesanti: simulazione di reato, possesso illegale di materiale esplodente, fabbricazione di ordigno rudimentale e procurato allarme.
L’uomo, apparentemente insospettabile, dovrà comparire la prossima settimana davanti agli inquirenti, assistito dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Giampiero Vellucci. Il suo interrogatorio sarà fondamentale per chiarire il movente dietro la fabbricazione dell’ordigno, un dispositivo rudimentale ma perfettamente idoneo all’esplosione.
Il blocco della città e le possibili azioni legali L’episodio ha avuto conseguenze significative sul territorio. L’intervento massiccio delle forze dell’ordine – tra cui Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e artificieri giunti da Roma con unità cinofile – ha causato la chiusura della strada e l’interruzione delle attività quotidiane nella zona.
Ora, oltre alle implicazioni penali per l’indagato, si aprono scenari di risarcimento per i soggetti danneggiati. Tra coloro che potrebbero costituirsi parte civile vi sono il Comune di Frosinone, i residenti del quartiere, le associazioni locali e perfino gli organi di polizia che hanno dovuto impiegare ingenti risorse per gestire l’emergenza. La paralisi della circolazione e la paura diffusa tra i cittadini potrebbero quindi tradursi in richieste di risarcimento che andrebbero ad aggravare ulteriormente la posizione dell’imputato.
Le domande senza risposta Mentre l’inchiesta prosegue, restano numerosi interrogativi. Cosa ha spinto un uomo fino a quel momento sconosciuto alle forze dell’ordine a realizzare un ordigno esplosivo? Qual era la sua reale intenzione? Gli inquirenti non escludono nessuna pista e attendono l’interrogatorio per far luce su un caso che ha scosso profondamente la città.