Un annuncio scioccante
Una notizia improvvisa, comparsa sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha fatto tremare l’Italia più di quanto farebbe un vero sisma. Per pochi minuti, è stata pubblicata un’informazione allarmante: un terremoto di magnitudo 9.0 avrebbe colpito i Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più osservate e monitorate al mondo. La notizia ha scatenato il panico, con il tam-tam mediatico che si è acceso in pochi istanti.
Il panico e la corsa alla verifica
L’annuncio, apparso in modo inaspettato, ha trovato immediata diffusione attraverso i media, con diverse testate, tra cui la nostra, che hanno ripreso l’informazione pubblicata dall’INGV, allarmando ulteriormente l’opinione pubblica. Sui social network si sono moltiplicati i messaggi di paura e sgomento, mentre molte persone hanno contattato direttamente le autorità per chiedere conferme o indicazioni su eventuali misure di sicurezza da adottare. L’allarme dell’INGV è stato poi rilanciato sulle vari app scatenando ancor di più il panico.
La smentita e la correzione
Fortunatamente, si è trattato di un errore tecnico. Dopo pochi minuti, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rimosso la notizia dal proprio sito e ha chiarito che non si era verificato alcun terremoto di tale portata nei Campi Flegrei. Anche il nostro giornale, nel pieno rispetto del dovere di informazione, ha provveduto a eliminare la notizia dai propri database, scusandosi con i lettori per l’involontaria diffusione di un’informazione errata.
L’affidabilità dell’INGV non è in discussione, ma un errore tecnico ha dimostrato come, nel mondo dell’informazione digitale, una piccola svista possa generare un’onda di panico in pochi secondi. Questo evento deve servire da monito per tutti: giornalisti, lettori e istituzioni.