Situazione critica, ma senza peggioramenti
Le condizioni di Papa Francesco rimangono critiche, ma al momento non si segnalano ulteriori peggioramenti. Lo riferisce la Sala Stampa Vaticana, che nel suo ultimo bollettino ha sottolineato come il Santo Padre, pur necessitando di cure intensive, non abbia avuto nuove crisi respiratorie dalla serata di ieri.
Trasfusioni e ossigenoterapia per stabilizzare il Pontefice
Nelle ultime ore, il Papa ha ricevuto due unità di emazie concentrate, un trattamento che ha contribuito a far risalire i livelli di emoglobina. Tuttavia, permane una condizione di piastrinopenia, ossia una riduzione delle piastrine nel sangue, che necessita di costante monitoraggio. Alcuni esami hanno evidenziato anche una iniziale insufficienza renale, attualmente sotto controllo grazie alle terapie in corso.
Per supportare la respirazione, continua la ossigenoterapia ad alti flussi, somministrata attraverso cannule nasali. Questo trattamento permette di garantire un’adeguata ossigenazione senza ricorrere a ventilazione invasiva.
Il Papa è vigile e partecipa alla vita religiosa
Nonostante la complessità del quadro clinico, la Sala Stampa Vaticana ha rassicurato sullo stato di vigilanza e lucidità del Santo Padre. Il Papa è ben orientato e ha partecipato questa mattina alla Santa Messa, celebrata nell’appartamento allestito per lui al 10° piano della struttura ospedaliera. Un momento di raccoglimento condiviso con il personale medico e infermieristico che si sta prendendo cura di lui con grande dedizione.
Prognosi riservata: l’attesa delle prossime ore
Nonostante qualche segnale di stabilizzazione, la prognosi resta riservata. La complessità del quadro clinico e il tempo necessario affinché le terapie possano produrre effetti tangibili rendono fondamentale un monitoraggio continuo.
Nel frattempo, fedeli da tutto il mondo continuano a pregare per il Papa, in un’ondata di solidarietà e affetto che dimostra ancora una volta il forte legame tra il Santo Padre e la comunità cristiana.