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    Home » Anagni, bufera sull’affidamento del verde pubblico: dubbi su legami politici della cooperativa
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    Anagni, bufera sull’affidamento del verde pubblico: dubbi su legami politici della cooperativa

    Sinistra Italiana denuncia l'affidamento della manutenzione del verde pubblico alla AGM Cooperativa Sociale, sollevando interrogativi su presunti legami con ambienti della destra eversiva
    24 Febbraio 20256 Mins Read
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    Una scelta amministrativa contestata

    Sinistra Italiana Circolo di Anagni ha espresso forte preoccupazione in merito all’affidamento, da parte del Comune di Anagni, della cura e manutenzione del verde pubblico cittadino alla AGM Cooperativa Sociale. La decisione, formalizzata con una Determinazione Settoriale del SERVIZIO LAVORI PUBBLICI, PATRIMONIO ED URBANISTICA pubblicata il 3 febbraio 2025, è stata presa in autonomia dal Responsabile dell’Ufficio competente e senza gara d’appalto, per un importo di 36.478,00 euro per sei mesi di lavoro.

    Legami controversi e interrogativi politici

    La questione solleva non solo dubbi amministrativi, ma anche politici. Secondo Sinistra Italiana Circolo di Anagni, la AGM Cooperativa Sociale avrebbe legami con ambienti della destra eversiva. L’organizzazione conterebbe tra i suoi amministratori parenti stretti ed ex appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), gruppo responsabile di gravi atti terroristici come la Strage di Bologna del 1980.

    Precedenti giornalistici e scioglimenti forzati

    Non è la prima volta che il nome della cooperativa AGM emerge nella cronaca. In passato, inchieste giornalistiche di testate nazionali come La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Resto del Carlino e Roma Today, oltre a un servizio della trasmissione REPORT intitolato Ombre Nere, hanno evidenziato come alcune cooperative riconducibili alle stesse persone abbiano ottenuto appalti pubblici in diversi enti locali, inclusi il Comune di Frosinone.

    Un caso emblematico riguarda la Essegi 2012, cooperativa sciolta d’ufficio dal Ministero dello Sviluppo Economico e del Made in Italy perché non operava in conformità con la normativa mutualistica, ma sembrava agire come un’impresa commerciale, fatturando milioni di euro annui.

    La posizione dell’opposizione

    Sinistra Italiana Circolo di Anagni critica la scelta dell’amministrazione comunale, sottolineando come l’affidamento sia avvenuto senza trasparenza e senza risposte alle interrogazioni presentate. L’accusa principale è rivolta al Sindaco e alla sua Giunta, ritenuti responsabili dell’assegnazione.

    “Chi bisogna biasimare per questa scelta?” si chiedono dal Circolo. “Il Responsabile dell’Ufficio? Il Sindaco? L’Assessore competente? Oppure qualcuno che, al di fuori dell’Amministrazione, tenta di imporre scelte per interessi politici?”.

    Conclusione

    Al di là delle controversie politiche e delle perplessità sollevate, un dato è certo: dal 2 febbraio 2025, la AGM Cooperativa Sociale è un partner ufficiale del Comune di Anagni, e a pagarne i costi saranno i cittadini. Resta il dubbio su dove vadano a finire i fondi pubblici e su quali siano i reali benefici di questa operazione per la collettività.

    Il comunicato integrale di Sinistra Italiana Anagni

    “Ombre Nere” sulla manutenzione del verde pubblico

    Il 3 febbraio 2025 veniva pubblicata sull’Albo comunale una Determinazione settoriale del SERVIZIO LAVORI PUBBLICI, PATRIMONIO ED URBANISTICA con la quale, il Responsabile del Ns. Comune affidava alla AGM Cooperativa sociale, la cura e la manutenzione del verde pubblico cittadino per 6 mesi.

    Sulla questione amministrativa ci siamo già pronunciati congiuntamente con altre forze politiche, criticando per vari aspetti la scelta fatta, interrogando il Sindaco e la Sua Amministrazione i quali, come ci aspettavamo, non hanno risposto in alcun modo.

    Appare tuttavia necessario adesso esaminare l’aspetto politico della scelta eseguita dal Responsabile dell’Ufficio competente, che ha deciso (formalmente) in autonomia di affidare un incarico comunale ad una cooperativa che, senza timore di smentita, possiamo dire essere legata agli ambienti della destra eversiva.

    Ovviamente si parla con cognizione di causa, poiché vi sono molte Sentenze di Tribunali, delle Corti di Appello e della Corte di Cassazione che attestano ciò. Le persone che figurano come amministratori della Cooperativa Sociale che lavorerà per il Comune di Anagni sono strettissimi parenti e fedelissimi, di ex terroristi neri dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). Vale a dire una organizzazione eversiva che, tra le molte loro “imprese”, hanno anche partecipato attivamente alla Strage di Bologna, nella quale sono state uccise da un ordigno 85 persone e ferite oltre 200.

    Ancora più “ambigua” la scelta contenuta nella Determinazione Settoriale, se si considera che non è la prima volta che la Cooperativa in questione sale agli onori della cronaca. Infatti, la trasmissione RAI di approfondimento REPORT, attraverso il servizio “Ombre Nere”, già qualche tempo addietro, cercava di far luce sulla questione, evidenziando il fatto che alcuni personaggi, legati a queste ed altre cooperative, si stavano facendo strada all’interno degli Enti pubblici locali e, non ultimo, presso il Comune di Frosinone.

    Inoltre testate giornalistiche di livello nazionale (La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Resto del Carlino, Roma Today) parlavano diffusamente di quanto stava (e sta) avvenendo.

    Particolarmente singolare poi è il fatto che costoro possano ammantarsi di lavorare con gli Enti pubblici al fine di recuperare i detenuti. Da quanto leggiamo sui giornali, però, sarebbe in dubbio anche questo, poiché una precedente Cooperativa Sociale legata alle stesse persone (o quasi), tale Essegi 2012, veniva sciolta d’autorità dal Ministero dello Sviluppo economico e del Made in Italy. Sembrerebbe, infatti, che ciò sia avvenuto per il fatto che, contrariamente alla funzione che la Legge riconosce alle cooperative, la Essegi non perseguisse scopi mutualistici. Insomma, si deve presumere che la detta cooperativa “facesse impresa”, lavorando con gli Enti pubblici ed, oltretutto, sempre secondo gli articoli di giornale, fatturando milioni di Euro annui.

    Allora, seppur con molte perplessità ci domandiamo, se con Essegi 2012 costoro non operavano come avrebbero dovuto, perché con AGM dovrebbero farlo?

    Intanto, per le scelte del Ns. Comune, per sei mesi di lavoro e senza gara di appalto, la Cooperativa Sociale AGM percepirà € 36.478,00.

    Ben vengano le Cooperative sociali, ben venga lo scopo mutualistico e ben venga la partecipazione con gli Enti pubblici, almeno le vittime del terrorismo possono trovare, per quanto possibile, un minimo di ristoro economico. Nemmeno questo. Perché coloro che hanno ucciso, ferito e mutilato, risultano nullatenenti (almeno formalmente). Dunque, che fine facciano i soldi guadagnati dai contratti stipulati con gli Enti, tra i quali i proventi delle nostre tasse, non è dato sapere.

    Tuttavia, dal 2 febbraio 2025, la AGM Cooperativa sociale è di fatto una partner anche del nostro Comune, con buona pace nostra che contribuiamo alle casse comunali.

    Chi occorre biasimare per questa scelta? Il Responsabile dell’Ufficio? Il Sindaco? L’Assessore competente? O qualcuno che sta al di fuori dell’Amministrazione, ma dentro qualche Partito di maggioranza, e che tenta di imporre queste determinazioni per i suoi scopi?

    In ogni caso, vista la loro riluttanza a spiegare le sue scelte, riteniamo responsabile di tutto ciò l’Amministrazione comunale di Anagni.

    Sinistra Italiana Circolo di Anagni

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