Un teatro negato alla città
MadeInTerraneo APS denuncia l’ennesimo rifiuto dell’INPS
L’associazione MadeInTerraneo APS di Anagni torna a denunciare la difficoltà di ottenere l’autorizzazione per utilizzare il teatro del Convitto Principe di Piemonte, di proprietà dell’INPS. Nonostante le numerose richieste presentate nel corso degli anni, anche quest’anno la risposta dell’istituto è stata negativa.
La motivazione ufficiale? La struttura sarebbe oggetto di molteplici richieste e il suo utilizzo potrebbe creare disagi ai convittori e semi-convittori. Tuttavia, i rappresentanti dell’associazione sollevano perplessità su questa spiegazione, poiché in passato il diniego era avvenuto senza fornire alcuna motivazione.
Una lunga serie di rifiuti
L’ultimo utilizzo concesso risale al 2022
L’unica volta in cui MadeInTerraneo APS ha potuto usufruire degli spazi teatrali del Convitto Principe di Piemonte risale al 2022. Da allora, ogni richiesta è stata respinta dall’INPS, spesso dopo mesi di attesa e numerosi solleciti.
“Il problema non riguarda solo la nostra associazione” – afferma il vicepresidente Andrea Di Palma – “da anni, numerose realtà culturali locali si vedono negare l’utilizzo di questo spazio. Il teatro del Convitto non viene mai concesso a nessuna realtà locale, restando di fatto inutilizzato. Questo è un grande peccato, perché ad Anagni non esiste un teatro e questa struttura potrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per la città”.
Un’esigenza culturale insoddisfatta
Anagni non ha un vero teatro
L’assenza di un teatro cittadino rende ancora più pesante la mancata concessione del teatro del Convitto Principe di Piemonte. Questo spazio, infatti, sarebbe l’unico a disposizione per ospitare eventi dal vivo all’interno di una vera struttura teatrale.
MadeInTerraneo APS aveva chiesto l’uso del teatro per gli spettacoli di fine anno della Scuola di Teatro Popolare di Anagni, un progetto che promuove il teatro come strumento di crescita collettiva. Tuttavia, anche questa richiesta è stata respinta.
Un bene della comunità inutilizzato
L’INPS si allontana dallo spirito dell’accordo con il Comune
L’INPS ha ottenuto la gestione del Convitto Principe di Piemonte dal Comune di Anagni, con l’impegno di offrire un servizio alla comunità. Ma, secondo MadeInTerraneo APS, il mancato utilizzo del teatro da parte delle associazioni locali contraddice tale principio.
“Anche la motivazione del disturbo arrecato a convittori e semi-convittori lascia molti dubbi” – dichiarano i rappresentanti dell’associazione – “durante il weekend i semi-convittori non frequentano la struttura e, in ogni caso, avremmo voluto invitarli a partecipare agli spettacoli, offrendo loro un’occasione culturale preziosa”.
Un appello all’amministrazione
Un tavolo di dialogo con l’INPS per una soluzione condivisa
MadeInTerraneo APS lancia un appello all’amministrazione comunale per avviare un confronto con l’INPS e trovare una soluzione che consenta di rendere il teatro fruibile per la cittadinanza. “Una sala teatrale non dovrebbe rimanere inutilizzata, soprattutto in una città come Anagni, dove la cultura ha bisogno di spazi in cui esprimersi” – spiegano i membri dell’associazione.
“Una soluzione condivisa non avvantaggerebbe solo la nostra associazione, ma tutte le realtà teatrali del territorio. Gli spazi culturali rappresentano un patrimonio collettivo fondamentale per la crescita della comunità. Un teatro non è solo un luogo fisico, ma un punto di riferimento per la vita culturale e sociale della città”.
MadeInTerraneo APS si augura che l’INPS e la direzione del Convitto possano rivedere le proprie decisioni, aprendo un dialogo costruttivo con il Comune e con le associazioni culturali. “Un teatro è un servizio per i cittadini. Ci chiediamo, dunque, perché l’INPS continui a escludere la comunità anagnina da uno spazio che potrebbe offrire così tanto alla città”.
L’auspicio è che, finalmente, la cultura trovi la sua casa anche ad Anagni.