di Giorgio Stirpe
Hanno profuso il massimo dell’impegno i tifosi del Frosinone andando a dare coraggio alla squadra, nel ritiro di Ferentino, la sera prima del match. Un modo per far sentire l’ambiente vicino, per caricare, per fare quadrato e portare conforto ai calciatori, il messaggio che tutto sommato, ancora c’è fiducia. L’amore incondizionato dei supporters giallazzurri, la loro grande generosità, meritava una risposta altrettanto generosa da parte dei canarini.
Bianco è tornato alla difesa a tre, scegliendo un undici coperto, di più rispetto alle ultime uscite stagionali. Davanti a Cerofolini ha fatto il suo esordio Lucioni a guidare una difesa composta al centro anche da Bettella e Lusuardi, e sugli esterni da Anthony Oyono, a destra, e Bracaglia sulla sinistra, con il doppio compito di spingere e difendere. Con scelte quasi obbligate a centrocampo, causa squalifiche ed infortuni, sono stati schierati al centro Vural e Bohinen, sulla trequarti Partipilo e Begic a sostegno del riferimento centrale d’attacco Ambrosino.
I giallazzurri hanno impattato sul match in maniera agonisticamente veemente, azzannando l’avversario alle caviglie, sbloccando la gara grazie a Vural che è stato sfortunato nel colpire la traversa, al 2’ di gioco, ma fortunato poi perché il pallone è rimbalzato sulla schiena del portiere del Mantova Festa e si è insaccato nella propria porta.
Il vantaggio è però durato poco perché Radaelli, al 11’, ha pareggiato al termine di un’ottima trama orchestrata dagli uomini di Possanzini. Tutto da rifare dunque ma la squadra di Bianco non si è disunita e al 18’ ha trovato il nuovo vantaggio sugli sviluppi di corner e il tocco finale di Lusuardi nella porta del Mantova.
Bene Begic, guizzante e spina nel fianco degli avversari e vicino al terzo gol al 34’. Primo tempo ottimo e secondo sontuoso anche di Lucioni che, a quasi 38 anni e con la fascia di capitano addosso, ha comandato i suoi compagni di reparto con esperienza e senso della posizione.
I giallazzurri ad inizio ripresa hanno perso anche il norvegese Bohinen, fin lì faro del centrocampo, a causa dell’ennesimo infortunio di una stagione sfortunata anche sotto questo punto di vista. Il numero 32 è uscito in barella dopo uno scontro di gioco. Al suo posto in campo Cichella.
La gara è fuggita via senza squilli anche e soprattutto grazie alla compattezza del Frosinone che ha lasciato il possesso palla agli avversari ma nessuna vera occasione da rete. Il tempo, questo volta, è stato alleato dei canarini, mettendo pressione solo sulle spalle della compagine mantovana.
Un solo brivido, al 79’, con la punizione di Galuppini, terminata non troppo distante dal sette della porta difesa da Cerofolini. L’assalto finale dei biancorossi ha prodotto poco in termini di occasioni.
Allora, stringendo i denti, il Frosinone ha finalmente potuto liberare il grido di gioia, così come l’intero stadio e la Curva Nord che ha riabbracciato sotto di sé i giallazzurri, una scena che mancava da troppo tempo.
Il cammino di mister Bianco è iniziato in maniera positiva: un pareggio e una vittoria in due scontri diretti, chissà che finalmente il tecnico non riesca a prendere per mano il proprio gruppo di calciatori, come mai accaduto in questa stagione.
LE PAROLE DI MISTER PAOLO BIANCO
“Faccio i complimenti ai ragazzi per il carattere, abbiamo qualità nel possesso palla, il primo gol è arrivato dopo un ottimo atteggiamento. Dobbiamo essere più forte di tutto e tutti, giocare le partite in maniera diversa, abbiamo qualità e si è visto come nel primo tempo contro la Salernitana. In squadra ci sono tanti giovani di prospettiva ma avere Lucioni e Partipilo in campo è un vantaggio enorme. Forse senza Lucioni non l’avremmo vinta, è un allenatore in campo, la mia guida, l’ho voluto sul terreno di gioco fino alla fine, ci può dare una grande mano. Ho detto ai ragazzi prima della partita che non possiamo fare calcoli e paradossalmente questo è un vantaggio, dobbiamo pensare solo a vincere le partite. Bohinen spero non sia grave. Ho messo Pecorino solo nel finale perché il Mantova ci offriva campo e Ambrosino poteva con la sua velocità attaccare gli spazi. Io qui da neanche due settimane e ho notato una partecipazione da parte di tutti in questa società che non avevo mai sperimentato, molto più di me questa salvezza la vogliono i ragazzi che lavorano dietro le quinte, loro mi stanno dato tantissimo. I tifosi ieri sera e oggi sono stati fantastici, ci devono stare vicini per arrivare all’obiettivo”.
LE PAROLE DEL TECNICO DEL MANTOVA DAVIDE POSSANZINI
“Sconfitta che fa male, eravamo arrivati a Frosinone con buoni propositi, dopo il primo gol abbiamo preso noi la partita in mano, dovevamo essere bravi a sfruttare le occasioni, siamo arrivati in area piccola più volte, i nostri avversari sono stati più cinici e hanno fatto gol, al contrario di noi. In questo momento non dobbiamo fare l’errore di pensare che siamo in crisi, le prestazioni ci sono, mancano i risultati. Ai ragazzi non posso rimproverare niente”.
LE PAROLE DEL DIFENSORE FABIO LUCIONI
“Ringrazio i tifosi per l’affetto anche di ieri sera, un contributo determinante in una situazione di classifica difficile, il loro apporto per noi è importante. Ho accettato questa sfida per diversi motivi, sono ancora innamorato di questo sport, non mi sono mai risparmiato, sono un appoggio dei ragazzi che devono crescere e capire l’importanza di ciò che occorre, ho detto loro che siamo noi a dover e poter spostare gli equilibri. Abbiamo giocato l’un per l’altro, l’obiettivo è importante dell’io, ed è la salvezza. Ci sono dei ragazzi con dei valori assoluti che non hanno mai sbagliato un allenamento, valori che in questa stagione non sono stati espressi in maniera reale, la Serie B è un campionato difficile, se non si fanno partite di sacrificio come quella di oggi non si vince. E’ mancata forse un po’ di esperienza, guida e consigli che possono fare la differenza”.