di Giorgio Stirpe
Tre punti di platino, probabilmente i più importanti di questa stagione, quelli che sono stati conquistati dal Frosinone sul campo della Carrarese. Una vittoria che ha un valore ancor più rilevante, perché arrivata in uno scontro diretto e perché ha dato continuità a quella di sabato scorso sul Mantova. Prima ancora i tre pareggi precedenti che hanno allungato la serie di risultati utili dei giallazzurri a cinque partite.
La classifica ora è più corta, il Frosinone resta in zona play out, ma vede da molto più vicino la salvezza diretta. Sono tante le squadre risucchiate nella lotta per evitare la retrocessione e anche una sola vittoria può consentire a chiunque di guadagnare numerose posizioni. L’aspetto più significativo è che, se da una parte i giallazzurri stanno, adesso, viaggiando a velocità spedita, dall’altra, tante compagini stanno invece attraversando un momento negativo, con risultati scarsi. Ecco perché la fiducia è aumentata e in fondo al tunnel si vede, seppure flebile, un barlume di luce.
Paolo Bianco è tornato alla difesa a quattro che aveva accantonato contro il Mantova, schierando davanti a Cerofolini, la coppia di centrali formata da Monterisi e Bettella, con A. Oyono e Di Chiara sulle corsie. In mediana il tecnico giallazzurro ha dovuto fare i conti con l’assenza di Bohinen ma ha recuperato Koutsoupias, tornato titolare dal 1’, assieme a Vural e Darboe. In attacco, con il forfait di Ambrosino, è toccato a Pecorino guidare il reparto, assistito sulla trequarti da Begic e Partipilo.
Il Frosinone è arrivato a questa sfida anche con l’intento di vendicare la sconfitta subita all’andata (0-1), un ko pesante contro una Carrarese che in quel momento era in grande difficoltà e che proprio dallo Stirpe (per ora l’unica vittoria in trasferta della stagione) ha fatto partire la propria rimonta verso posizioni di classifica più comode.
I giallazzurri hanno messo volontà e determinazione in campo sin dall’avvio della gara, tenendo il controllo del pallone più dell’avversario. Alla fine dei primi 45’ la statistica ha detto 55% di possesso a favore del Frosinone ma, in termini di occasioni, sono stati più i padroni di casa a costruirne.
La squadra di Bianco è stata baciata dalla fortuna al 31’ quando il centravanti carrarese Finotto, ha colpito l’incrocio dei pali con un colpo di testa in piena area di rigore. Un brivido che ha messo qualche apprensione sicuramente, ma non ha scoraggiato i giallazzurri, il cui atteggiamento propositivo non è cambiato.
A mancare, nella costruzione della manovra, è stato soprattutto l’ultimo passaggio. Pecorino ha sgomitato tra i centrali avversari ma non ha mai avuto una chance pulita per andare al tiro.
I giallazzurri sono tornati in campo con Cichella al posto di Koutsoupias, rimasto negli spogliatoi per un problema fisico.
L’ottima notizia dell’inizio della ripresa, il ritorno in campo di Marchizza, subentrato al 55’ a Di Chiara. Un recupero molto importante quello del capitano, uomo chiave per la sua duttilità tattica, e per la capacità di spingere sulla fascia come nessun altro è in grado di fare nella rosa dei ciociari.
L’altro ingresso chiave nel Frosinone, quello di Kvernadze al 56’, in luogo di Begic. Il georgiano, come in altre circostanze, ha avuto un ottimo impatto sulla partita, ha messo sotto stress la difesa della Carrarese con le sue incursioni palla al piede sull’esterno, risultando ancora una volta un fattore positivo per la squadra più quando entra dalla panchina che quando viene schierato titolare.
Il gol vincente di Cichella, al 71’, ha dato la svolta alla partita di giallazzurri che, nel finale, hanno rischiato meno di quanto non avessero fatto nei primi minuti del secondo tempo grazie alla compattezza delle tre linee che hanno lasciato poco spazio agli attaccanti della Carrarese.
Ora è il momento di approfittarne e continuare su questa strada. Sabato è in programma un’altra sfida salvezza, la terza consecutiva. Allo Stirpe arriverà il Brescia, obiettivo: altri tre punti!