Un incubo nella notte: la denuncia della vittima
ROMA – Una notte di orrore nel parco della Caffarella si conclude con l’arresto di tre uomini, gravemente indiziati di violenza sessuale di gruppo e detenzione illegale di arma comune da sparo. I Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano, su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini indiani di 31 e 33 anni e di un cittadino pakistano di 30 anni, tutti senza fissa dimora e con precedenti penali.
L’episodio risale al 14 ottobre 2024, quando una passante ha notato una donna in stato confusionale all’interno del parco della Caffarella. Soccorsa e trasportata all’ospedale San Giovanni, ha raccontato agli inquirenti di essere stata vittima di un’aggressione brutale.
Il racconto dell’orrore: minacce, violenza e un’arma da fuoco
La vittima ha riferito ai Carabinieri di aver incontrato in viale Palmiro Togliatti un conoscente al quale aveva chiesto una dose di crack. L’uomo, accompagnato da un’altra persona, l’avrebbe convinta a seguirlo fino a una baracca all’interno del parco, dove si trovava un terzo individuo. Dopo aver consumato la droga, il conoscente avrebbe preteso un rapporto sessuale. Al rifiuto della donna, sarebbe scattata la violenza: schiaffi, costrizioni e minacce con un fucile monocanna calibro 28.
Dopo aver subito due violenze sessuali, la donna è stata portata all’esterno, dove il suo stesso conoscente l’ha nuovamente aggredita tra la vegetazione. La vittima ha ripreso conoscenza solo ore dopo, in stato confusionale.
Indagini serrate: prove schiaccianti contro i tre aggressori
I Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur e della 7^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma, hanno immediatamente avviato le indagini. Fondamentali le immagini delle telecamere di videosorveglianza, le testimonianze raccolte e l’accurato sopralluogo nella baracca teatro dell’aggressione.
All’interno della struttura fatiscente, i militari hanno rinvenuto e sequestrato un fucile monocanna calibro 28 con sei munizioni, elemento che ha aggravato ulteriormente la posizione dei sospettati.
Gli arresti: carcere per i tre indagati
Grazie alle prove raccolte, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto dal Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre uomini sono stati rintracciati e portati nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle aree verdi della Capitale, spesso rifugio di soggetti senza fissa dimora e teatro di episodi di degrado e criminalità. Le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione la situazione, intensificando i controlli nei parchi cittadini.