Un’altra notte di violenza a Colleferro
Un 40enne aggredito nel cuore della movida
Un episodio di brutale violenza ha scosso nuovamente Colleferro, città già segnata in passato da gravi fatti di cronaca. Lo scorso sabato, un uomo di 40 anni è stato aggredito e picchiato da un gruppo di giovanissimi per futili motivi nel quartiere della movida. Un attacco che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle strade cittadine, portando il sindaco Pierluigi Sanna a lanciare un appello accorato ai cittadini.
L’appello del sindaco Pierluigi Sanna
“Non restiamo in silenzio, denunciamo!”
Con un messaggio sui social, il primo cittadino ha esortato chiunque abbia assistito alla scena a recarsi presso le forze dell’ordine per fornire informazioni utili alle indagini. “Non siamo una comunità omertosa e lo abbiamo sempre dimostrato, soprattutto nelle vicende più delicate”, ha scritto Sanna, esprimendo vicinanza alla vittima, un padre di famiglia e un lavoratore, e alla sua famiglia.
L’intervento delle istituzioni
La richiesta di rinforzi e nuove misure di sicurezza
Pur non avendo competenze dirette in materia di ordine pubblico, il sindaco ha annunciato di aver chiesto e ottenuto un incontro con il Prefetto di Roma per sollecitare l’invio di rinforzi alle locali forze dell’ordine. “Non voglio rimanere con le mani in mano per nessuna ragione”, ha dichiarato, chiedendo che il tema venga discusso nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Roma e provincia.
Parallelamente, l’amministrazione comunale ha stanziato 60.000 euro per l’installazione di 14 nuove telecamere di sorveglianza nell’area della movida. Le registrazioni verranno messe a disposizione delle forze dell’ordine per agevolare le indagini e prevenire nuovi episodi di violenza.
L’importanza delle testimonianze
Chi ha visto parli: ogni dettaglio può essere decisivo
Mentre le indagini proseguono, il sindaco ha ribadito l’importanza di raccogliere ulteriori testimonianze per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. “Ora l’importante è che il quadro clinico della vittima migliori e che eventuali testimoni si rechino celermente ad aggiungere dettagli fondamentali a quanto già appreso grazie alle telecamere attualmente attive”.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di misure più efficaci per contrastare la violenza giovanile nelle aree più frequentate della città.