Indagine e primo arresto Nei primi giorni di marzo, un’importante operazione investigativa condotta dagli agenti del Commissariato di Colleferro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, ha portato all’arresto di una donna ad Ardea. Nel corso di una perquisizione domiciliare, le forze dell’ordine hanno rinvenuto un ingente quantitativo di droga, gioielli, orologi di lusso, due pistole – di cui una con matricola abrasa – 125 proiettili e oltre 53.000 euro in contanti. La donna è stata immediatamente arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione abusiva di armi.
L’arresto del marito Dopo ulteriori accertamenti, gli inquirenti hanno ricostruito il coinvolgimento del marito, un italiano di 43 anni già noto alle forze dell’ordine. Ieri mattina, gli agenti del Commissariato di Colleferro hanno fatto irruzione nella stessa abitazione e hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Velletri. L’uomo, colto di sorpresa, non ha opposto resistenza al momento dell’arresto.
Le accuse e la fase del procedimento Il 43enne è accusato di concorso nei reati di detenzione ai fini di spaccio, ricettazione e detenzione abusiva di armi. L’ordinanza cautelare è scattata a seguito delle evidenze raccolte dagli inquirenti, che hanno ritenuto fondata l’ipotesi di un’operatività congiunta tra i due coniugi.
Si sottolinea che, trattandosi ancora della fase delle indagini preliminari, l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva.