Un arresto che svela un incubo
La scoperta del dispositivo GPS
La fine di una relazione può essere dolorosa, ma per una donna residente in un comune della provincia di Frosinone, la rottura con l’ex marito si è trasformata in un incubo. Nei giorni scorsi, la vittima si è presentata presso la Squadra Mobile della Questura per denunciare una scoperta inquietante: un dispositivo GPS era stato nascosto nella sua auto, permettendo a qualcuno di seguirne ogni spostamento.
Gli investigatori della Polizia di Stato di Frosinone hanno subito avviato le indagini e, approfondendo la vicenda, hanno scoperto che il caso andava ben oltre il semplice rinvenimento di un localizzatore: la donna era vittima di atti persecutori costanti da parte dell’ex marito.
Una persecuzione continua
Telefonate, videochiamate e ossessione
Nonostante un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Frosinone l’anno scorso, che imponeva all’uomo di stare lontano dalla casa familiare, la persecuzione non si era mai fermata. La vittima continuava a ricevere telefonate incessanti e videochiamate, con cui l’ex marito tentava di scoprire dove si trovasse in ogni momento.
L’ossessione dell’uomo per la sua ex lo ha portato a comportarsi come un detective improvvisato, piazzando un dispositivo di tracciamento GPS sulla vettura della donna. Grazie a questo stratagemma, riusciva a sapere con precisione gli spostamenti dell’ex moglie, alimentando così il suo comportamento persecutorio.
L’indagine e l’arresto
Il GPS e la scheda telefonica tracciano l’autore
L’analisi del dispositivo GPS ha permesso agli investigatori di risalire direttamente all’ex marito. All’interno del localizzatore, infatti, è stata trovata una scheda telefonica registrata fittiziamente a nome di un conoscente dell’uomo, un dettaglio che ha fornito la prova definitiva della sua responsabilità.
A seguito di questi accertamenti, la Polizia di Stato di Frosinone ha proceduto all’arresto del giovane imprenditore, il quale è stato immediatamente condotto in carcere.
Aspetti legali e presunzione di innocenza
Il caso in mano alla Giustizia
Va ricordato che, secondo la legge italiana, l’indagato è presunto innocente fino a prova contraria. Solo una sentenza definitiva potrà stabilire con certezza la sua colpevolezza. Nel frattempo, il caso resta sotto l’attenzione delle autorità giudiziarie, che valuteranno ogni aspetto della vicenda.
Questa drammatica storia evidenzia ancora una volta la necessità di una maggiore sensibilizzazione sul fenomeno dello stalking e della violenza di genere, affinché chi subisce queste forme di persecuzione trovi il coraggio di denunciare e riceva il supporto necessario dalle forze dell’ordine.