di Silvia Scarselletta
anagnia.com ha avuto il piacere di incontrare Giovanni Valentini, brillante studente di Anagni prossimo al conseguimento del diploma all’Istituto di Istruzione Superiore “Dante Alighieri” di Anagni. Con una spiccata vocazione per il mondo della Giustizia, Giovanni nutre l’ambizione di intraprendere la carriera di avvocato o magistrato. Fin dalla giovane età ha maturato un profondo senso di equità e correttezza, valori rafforzati dalle sfide affrontate dalla sua famiglia in ambito lavorativo. Queste esperienze hanno alimentato in lui il desiderio di supportare chi si trova in situazioni di difficoltà.
Per il proprio percorso accademico, Giovanni sta valutando con convinzione l’iscrizione alla facoltà di Giurisprudenza, pur mantenendo vivo l’interesse per diversi settori. È consapevole che ogni scelta comporti inevitabilmente delle rinunce, ma affronta il futuro con determinazione e con la ferma volontà di perseguire i propri obiettivi con impegno e dedizione.
Giovanni, quali sono gli obiettivi della Consulta Provinciale degli Studenti e dell’Organo di Garanzia Regionale USR Lazio?
La Consulta Provinciale degli Studenti è un organo che riunisce i rappresentanti degli istituti superiori di una provincia, con l’obiettivo di migliorare la vita scolastica, promuovere attività culturali e sociali e favorire il confronto tra gli studenti e le autorità scolastiche. Si occupa anche di tematiche come la gestione delle scuole, la distribuzione delle risorse e i trasporti. Al suo interno, ci sono commissioni di lavoro su vari temi, e i ruoli di Presidente, Vicepresidente e altre cariche vengono eletti durante la prima assemblea dell’anno. La Consulta Provinciale degli Studenti è un canale di comunicazione tra gli studenti e le autorità scolastiche e politiche, come dirigenti scolastici e amministrazioni locali; propone iniziative per migliorare la vita scolastica, in particolare riguardo ai trasporti, e si organizza in commissioni di lavoro, come “Legalità”, “Trasporti” e “PCTO”.
L’Organo di Garanzia Regionale, creato nel 1998, promuove un ambiente educativo equo, esaminando i ricorsi disciplinari per verificare che siano rispettati i procedimenti corretti, senza modificarli. Durante quest’anno sto cercando di dare il mio contributo prendendo seriamente tutti gli incarichi, studiando tutti i ricorsi e proponendo nuovi progetti.
Quale è il tuo ruolo in queste organizzazioni?
Nel corso degli anni al Liceo ho ricoperto diverse cariche studentesche: rappresentante di classe, rappresentante d’istituto (nell’anno corrente) e rappresentante alla Consulta Provinciale degli Studenti per quattro anni, incarico che ricopro ancora oggi. Ho anche avuto ruoli esterni, come Presidente delle commissioni Trasporti-Infrastrutture e Diritto allo Studio, Vicepresidente della CPS di Frosinone. Recentemente sono stato riconfermato Vicepresidente e, a dicembre, sono stato eletto membro dell’Organo di Garanzia Regionale del Lazio con voto unanime.
In che modo l’Organo di Garanzia Regionale può intervenire in casi di provvedimenti disciplinari ritenuti ingiusti dagli studenti?
Gli studenti spesso ricorrono all’Organo di Garanzia per conflitti tra alunno e alunno, o alunno e professori o preside, chiedendo una revisione dell’intero iter procedurale del provvedimento e una verifica che tutto sia stato fatto a norma sulla base dell’art 5 del D.P.R. 249/1998 (Statuto degli Studenti). Nel caso in cui non siano state rispettate tutte le fasi per trarre poi conclusioni finali, l’Organo di Garanzia può accogliere il ricorso e attraverso altre fasi far annullare il provvedimento preso dal Dirigente Scolastico. Tutto questo viene deliberato con verbale finale a conclusione dell’incontro dell’organo.
Ci sono iniziative o proposte concrete che stai portando avanti per migliorare la condizione degli studenti nella regione Lazio?
A livello provinciale le iniziative concrete che sto portando avanti concernono il fattore trasporti. In collaborazione con chi di dovere stiamo cercando di cambiare o aggiungere tratte in accordo con le diverse compagnie di trasporto presenti sulla provincia; negli ultimi giorni mi è stato riferito che almeno per l’anno in corso è difficile apportare modifiche all’organizzazione stabilita a inizio anno scolastico, ma la mia speranza più grande è proprio quella per il futuro: anche se non sarò più a scuola, spero che i ragazzi possano beneficiare del mio operato utilizzando servizi di trasporto sempre migliori.
Cosa vorresti lasciare in eredità al termine del tuo mandato?
Ciò che vorrei realmente lasciare agli studenti è la serenità di andare a scuola in condizioni tranquille. Mi batterò fino alla fine per i diritti degli studenti, e anche se non sarò direttamente io a ricavarne vantaggi o meriti, sono ben contento di aver collaborato, per quanto mi è stato possibile, al loro benessere.
Che consiglio daresti agli studenti che vogliono essere più attivi nella tutela dei propri diritti scolastici?
Il consiglio che lascio agli studenti che verranno dopo di me è quello di battersi sempre per la giustizia, poiché se si è dalla parte della ragione non bisogna inibirsi, anche se si prova paura. Nella mia testa ripeto sempre le due frasi di Paolo Borsellino che mi hanno dato forza in questi anni: “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” e “se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”; sono i giovani che hanno la forza di cambiare le cose; quindi chi deve agire, se non noi?
Quali cambiamenti speri di vedere nel sistema scolastico regionale?
Per il futuro spero che la mia Scuola, la mia Provincia e la mia Regione, siano affidate a persone che veramente credono nel bene pubblico.
Il mio motto è sempre stato: “homo sum, humani nihil a me alienum puto”, perché credo fermamente che niente di ciò che riguarda l’umanità mi sia estraneo, e farò del mio meglio per contribuire a migliorare la realtà scolastica in cui viviamo. Per aspera ad astra.
Grazie, Giovanni; ad maiora!
Grazie a voi!