Alle Scuderie di Palazzo Chigi Albani la mostra “Viaggio del Pellegrino”
Un itinerario simbolico tra pittura e scultura firmato da Enzo Arduini e Riccardo Sanna
Nel suggestivo scenario delle Scuderie di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino, è stata inaugurata nei giorni scorsi la mostra d’arte “Viaggio del Pellegrino”, esposizione congiunta dei maestri Enzo Arduini e Riccardo Sanna, due protagonisti dell’arte contemporanea capaci di coniugare la profondità simbolica del cammino con la potenza espressiva della materia e del colore.
Realizzata con il patrocinio del Comune di Soriano nel Cimino, del Comune di Ferentino, di Archeoares, della Galleria Falzacappa Benci e di Ravazzi, la mostra è visitabile ogni fine settimana, da venerdì a domenica, oppure su prenotazione al numero 339 5363214.
La pittura surreale e spirituale di Riccardo Sanna
Un viaggio tra sogno e trascendenza, attraverso paesaggi e porte simboliche
Le opere di Riccardo Sanna, pittore paesaggista e scultore, propongono un universo visivo delicatamente onirico, in cui il viaggio del pellegrino si trasfigura in esperienza interiore, quasi ultraterrena. Le sue tele a olio narrano paesaggi che sfumano nella surrealtà, mentre nelle sculture in terracotta, bronzo e legno emerge la centralità del simbolo della porta, elemento ricorrente nella sua produzione.
La porta diventa varco, passaggio, rito. È il confine tra il noto e l’ignoto, il segno tangibile di una trasformazione. Ogni passaggio, infatti, è già un viaggio. Così l’artista invita il visitatore a interrogarsi su ciò che resta e ciò che si abbandona nel cammino dell’esistenza.
La materia e la memoria del viaggio secondo Enzo Arduini
Sculture e dipinti che raccontano la fatica, il coraggio e l’umanità del cammino
Con uno stile materico e coinvolgente, Enzo Arduini offre una lettura viscerale del viaggio del pellegrino. I suoi lavori — tra bronzo, marmo, ceramica e materiali eterogenei — restituiscono la fisicità del percorso, la sofferenza, la forza e la trasformazione del viaggiatore.
Le figure rappresentate, volutamente imperfette e reinterpretate nelle proporzioni, evocano antiche memorie, ma parlano con linguaggio profondamente contemporaneo. Nei dipinti, le scene sono accennate, quasi sospese: in esse il viandante sembra fermarsi un istante, voltarsi verso chi osserva e con un gesto muto, invitarlo alla riflessione.
È un’arte che non concede scorciatoie estetiche, ma si offre come strumento di confronto, consapevolezza e immersione nella complessità dell’esperienza umana.
Arte, simbolo e cammino: un’esperienza da vivere
Una mostra che dialoga con lo spettatore e lo coinvolge in un percorso personale
“Viaggio del Pellegrino” non è solo una mostra da visitare, ma un percorso artistico da vivere e interiorizzare. Ogni opera esposta — sia essa pittorica o scultorea — interpella l’osservatore e lo accompagna nel proprio cammino interiore. I due artisti, attraverso tecniche differenti ma visioni profondamente convergenti, danno vita a un racconto visivo che travalica il tempo e lo spazio.
Un evento culturale di grande rilievo per il territorio, che conferma il valore delle collaborazioni tra enti pubblici e realtà artistiche e che merita una visita attenta e partecipe. Perché ogni viaggio — reale o metaforico — inizia sempre con un primo passo. E qui, quel passo, è dentro l’arte.