UNA NUOVA LEGGE PER LA SALUTE MENTALE NEL LAZIO
Un progetto per garantire assistenza psicologica gratuita e diffusa in tutta la Regione
ROMA – Lunedì 14 aprile 2025, ore 11:00, presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, sarà presentata una proposta di legge di iniziativa legislativa popolare dal titolo “Istituzione del servizio di assistenza psicologica primaria”. Un appuntamento che si annuncia cruciale per il futuro della salute mentale pubblica nella Regione Lazio.
A promuovere l’iniziativa è la Consigliera regionale del Partito Democratico del Lazio, Sara Battisti, insieme ai colleghi consiglieri del Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione, Polo Progressista, Alleanza Verdi e Sinistra, ai deputati e senatori del Partito Democratico del Lazio e ai Giovani Democratici del Lazio.
UNA RISPOSTA ALL’EMERGENZA EMOTIVA
Psicologia come parte integrante del sistema sanitario pubblico
La proposta nasce dalla consapevolezza crescente che la salute mentale rappresenti una emergenza silenziosa, aggravata da eventi recenti quali la pandemia, l’instabilità economica e le crescenti solitudini sociali. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di chiedere alla Giunta Rocca e all’intero Consiglio Regionale di garantire ai cittadini un accesso gratuito, universale e capillare al supporto psicologico di base, inserendolo stabilmente nei servizi essenziali del sistema sanitario regionale.
L’assistenza psicologica primaria, così come immaginata nella proposta, sarà disponibile in modo diffuso sul territorio, integrata nei presìdi sanitari locali e facilmente accessibile anche per le fasce più fragili della popolazione.
UN’INIZIATIVA CHE PARTE DAL BASSO
La partecipazione dei cittadini al centro del progetto
Questa proposta di legge di iniziativa popolare, redatta ai sensi dell’articolo 28, comma 1, della legge regionale 20 giugno 2020, n. 4, punta a coinvolgere direttamente le cittadine e i cittadini del Lazio. La raccolta firme rappresenta non solo un passaggio tecnico, ma anche un’occasione di mobilitazione collettiva su un tema troppo spesso ignorato dalle politiche sanitarie.
«L’assistenza psicologica deve essere un diritto esigibile per tutte e tutti, non un lusso riservato a chi può permetterselo», ha affermato nei giorni scorsi Sara Battisti, promotrice dell’iniziativa. «Con questa proposta vogliamo dare una risposta concreta e strutturale ai bisogni reali delle persone, rafforzando il nostro sistema sanitario regionale con servizi di prossimità e qualità».
UN SEGNALE POLITICO TRASVERSALE
L’unione delle forze progressiste per il diritto alla cura mentale
La conferenza stampa del 14 aprile vedrà la partecipazione congiunta di esponenti di diversi partiti dell’area progressista, a conferma di una visione comune: quella di un Lazio più equo, solidale e attento alla salute psicologica dei suoi abitanti.
In un tempo storico in cui il disagio psichico si manifesta con sempre maggiore frequenza e intensità, l’introduzione di un servizio psicologico primario pubblico e gratuito rappresenta una proposta concreta, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che da anni sollecita gli Stati membri ad ampliare l’accesso ai servizi di salute mentale.
UN PASSO VERSO IL FUTURO DEL WELFARE REGIONALE
La salute mentale come priorità sociale
La presentazione della proposta segna l’avvio di una campagna che punta a cambiare radicalmente la percezione e la gestione del benessere psicologico nella Regione. Con un approccio integrato, accessibile e gratuito, il Lazio potrebbe diventare un modello virtuoso da replicare a livello nazionale.
Lunedì prossimo, a Roma, la politica si confronterà con un’urgenza reale: quella di riconoscere che curare la mente è tanto importante quanto curare il corpo. E che, in una sanità pubblica degna di questo nome, non possono esserci cittadini di serie B.