La consapevolezza inizia da qui
Il convegno a Frosinone rompe il silenzio su ambiente e salute
Il 12 aprile si è svolto a Frosinone un evento di rara intensità: il Convegno della Consapevolezza, dedicato al profondo e drammatico legame tra ambiente e cancro al seno. L’iniziativa ha avuto come protagonisti esperti, medici, attivisti e cittadini, accomunati dal desiderio di far luce su una verità scomoda, troppo a lungo ignorata: l’inquinamento cronico della Valle del Sacco come fattore determinante nella diffusione di patologie oncologiche, in particolare tra le donne giovani.
Una denuncia fondata su dati concreti
Valle del Sacco: storia, disastri e silenzi
Nel corso dell’incontro, i relatori hanno raccontato fatti documentati e scientificamente inequivocabili, delineando il quadro di un disastro ambientale che affonda le radici nel passato. Tutto ha inizio nel 1911, con la fondazione della Bombrini Parodi Delfino, emblema di un sogno industriale infranto che ha lasciato in eredità morti premature, malattie e un territorio devastato. A emergere è l’immagine di una terra sfruttata e avvelenata, dove l’inquinamento non è solo ambientale, ma anche narrativo: troppo spesso camuffato, minimizzato, nascosto.
Il nemico invisibile ha un nome scientifico
Il betaesaclorocicloesano nel fiume Sacco e il cancro al seno
Uno dei momenti più toccanti è stato l’approfondimento sul betaesaclorocicloesano, sostanza altamente tossica e persistente rinvenuta nel fiume Sacco, classificato tra i corsi d’acqua più inquinati d’Europa. Anche in tracce infinitesimali, questa molecola può innescare, nelle giovani donne, l’insorgenza di un carcinoma mammario resistente alla chemioterapia, con elevata probabilità di metastasi. Una verità scientifica che spazza via ogni tentativo di giustificazione basata su fattori di rischio modificabili o meno.
Non solo numeri, ma storie di vita
Il racconto della malattia e la forza della speranza
Nel convegno, spazio anche al lato umano: la testimonianza di chi ha vissuto sulla propria pelle la malattia, con le sue paure, i suoi dolori, ma anche con la forza della reazione e la speranza che solo una comunità consapevole può alimentare. Una narrazione asciutta, senza filtri, che ha lasciato il segno tra i presenti.
Un fronte unito per il cambiamento
L’azione concreta di Medici di Famiglia per l’Ambiente, Fare Verde e Gruppo FutuRa
Fondamentale il contributo delle associazioni Medici di Famiglia per l’Ambiente, Fare Verde – Provincia di Frosinone e Gruppo FutuRa, che hanno saputo trasformare la denuncia in azione concreta, con risultati tangibili. Il convegno ha rappresentato un punto di svolta, sancendo la fine del “nascondimento” e l’inizio di un percorso collettivo di consapevolezza. Un successo sotto ogni punto di vista: partecipazione, contenuti, impatto sociale.