IL PROGETTO AMBIENTALE
Un intervento concreto per fermare la plastica nei corsi d’acqua
La Regione Lazio ha dato il via a un’importante iniziativa ambientale per la tutela dei fiumi Tevere e Aniene, attraverso l’installazione di barriere galleggianti capaci di intercettare i rifiuti plastici e impedirne lo sversamento nel mare. Il progetto è stato presentato oggi nel corso di un sopralluogo dell’assessore al Ciclo dei Rifiuti e Demanio, Fabrizio Ghera, presso la Riserva naturale della Valle dell’Aniene, nel Comune di Roma.
TECNOLOGIA E FUNZIONAMENTO
Come agiscono le barriere galleggianti installate nei fiumi
Il sistema è composto da strutture galleggianti che bloccano i materiali plastici e altri rifiuti galleggianti, convogliandoli verso la sponda del fiume. Qui, un mezzo da terra li raccoglie per trasportarli in un deposito temporaneo, dove avviene una prima separazione tra plastica e altri materiali. L’obiettivo finale è il riciclo, in un’ottica di economia circolare e riduzione dell’inquinamento ambientale.
UN’EMERGENZA GLOBALE
Dati allarmanti sulla plastica nei mari e il ruolo dei fiumi
Secondo i dati forniti dalla Regione Lazio, oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. Ogni anno vengono prodotte nel mondo circa 322 milioni di tonnellate di plastica, e tra 4,8 e 12,7 milioni finiscono in mare. La maggior parte proviene dalla terraferma e arriva al mare attraverso corsi d’acqua e scarichi urbani. Il restante 20% è legato ad attività di pesca e navigazione.
UNA PRIORITÀ PER IL TERRITORIO
La Regione Lazio punta sulla qualità delle acque e il riciclo
«La cura dei fiumi è una delle priorità della Regione Lazio – ha dichiarato l’assessore Fabrizio Ghera – Intervenire sul Tevere significa evitare che rifiuti pericolosi arrivino in mare. Con questi progetti miglioriamo la qualità delle acque, tuteliamo l’ambiente e promuoviamo la cultura del riciclo». La seconda barriera, già operativa, è posizionata lungo via Portuense in località Capo Due Rami, nel Comune di Fiumicino.