La voce della storia
Un ponte romano del III secolo d.C. che merita attenzione e rispetto
Con i suoi otto archi a tutto sesto, Ponte Sereno rappresenta una delle testimonianze più affascinanti del passato romano nel territorio di Ferentino. Datato 260 d.C., ma con probabili origini ancora più antiche, questo imponente manufatto si erge poco distante dal cimitero comunale, lungo la strada provinciale che collega Ferentino ad Alatri e al Lago di Canterno. Le sue basi in opera poligonale, costruite con blocchi irregolari, raccontano la maestria ingegneristica di un’epoca lontana, eppure così presente nei simboli materiali che ancora oggi resistono – almeno in parte – allo scorrere del tempo.
Una bellezza dimenticata
Il degrado che spegne il valore archeologico del monumento
Nonostante l’indiscutibile valore storico e archeologico, Ponte Sereno da molti anni non è più percorribile, vittima dell’abbandono e dell’incuria. Ma la situazione appare oggi ancor più allarmante: alla base del ponte, proprio sopra la via Aielle Pastolica, è visibile un blocco sporgente, fuori asse, che desta crescente preoccupazione nei residenti e in chiunque abbia a cuore il destino dei monumenti locali. Questa via secondaria, ma trafficata – soprattutto a causa di lavori stradali che interessano un’altra arteria del territorio comunale – attraversa zone rurali fino a giungere sulla Statale Casilina, proprio in prossimità dello stadio comunale.
Sicurezza sotto osservazione
Il blocco sporgente e il timore di un cedimento strutturale
Chi transita sotto Ponte Sereno non può ignorare lo stato di disequilibrio del manufatto: quello scostamento strutturale appare, oggi più che in passato, ampliato, segno che il fenomeno è in evoluzione. La preoccupazione che questo possa condurre a un cedimento, con gravi danni irreparabili per il ponte e con possibili pericoli per l’incolumità pubblica, è ormai condivisa da molti. Anche in assenza di competenze tecniche, è evidente che l’allerta visiva è più che giustificata e impone un intervento urgente da parte degli enti preposti alla tutela del patrimonio e alla sicurezza.
La voce dei cittadini
L’appello di chi chiede attenzione per un simbolo della città
Tra le voci che si levano a difesa di Ponte Sereno c’è quella di Ambrogio Sonni, cittadino residente in Via Consolare, che ha deciso di scrivere agli enti competenti per segnalare lo stato critico del monumento. «Non possiedo competenze tecniche – dichiara Sonni – ma osservare un blocco in evidente scostamento non offre né un senso di tranquillità né un’immagine decorosa per un sito così importante.» Le sue parole, pacate ma chiare, sono un invito al risveglio collettivo della coscienza civica: un monumento non è solo un elemento statico del paesaggio, ma un frammento vivo della memoria storica di una comunità.
Una questione di civiltà
Tutela del patrimonio e sicurezza pubblica devono camminare insieme
Ponte Sereno non può essere lasciato in balìa del tempo e del silenzio istituzionale. È necessario un intervento urgente di monitoraggio e, se necessario, di messa in sicurezza, per evitare che si consumi l’ennesima perdita di un bene storico inestimabile. Per Ferentino, la sua salvaguardia rappresenta non solo un atto dovuto al passato, ma un impegno verso il futuro. Perché proteggere la storia è un atto di responsabilità verso le nuove generazioni.