Politiche fallimentari e degrado urbano
La replica del consigliere Luca Santovincenzo accende il dibattito sul futuro di Anagni
Una risposta dura, dettagliata, senza giri di parole. Così il consigliere comunale di minoranza Luca Santovincenzo ha reagito alla lettera aperta dell’assessore alla Cultura Carlo Marino, pubblicata ieri sul nostro giornale. Tema del confronto: il senso civico, la cura del centro storico, il decoro urbano.
Ma per Santovincenzo, si tratta solo di “un diversivo comunicativo per coprire il fallimento delle politiche turistiche e commerciali”. La sua è una requisitoria puntuale che punta il dito contro anni di tolleranza verso il caos, assenza di visione e disservizi cronici.
Numeri e disagi sotto gli occhi di tutti
“Turisti assenti, operatori in crisi, auto ovunque: è questo il bilancio della città?”
Secondo Santovincenzo, la situazione è evidente e certificata dai fatti: “Operatori commerciali in crisi, turisti che mancano, case che si deprezzano, auto che invadono il corso”. Altro che singoli episodi di inciviltà, commenta ironicamente: il vero problema è strutturale e affonda le radici in anni di incuria amministrativa.
Non si può, afferma, invocare il senso civico dei cittadini “quando mancano perfino un’isola ecologica, servizi igienici pubblici e aree verdi degne di questo nome”.
“Altro che riflessione civica”
Il consigliere denuncia anche i disservizi e le contraddizioni della gestione amministrativa
La polemica si fa ancora più accesa quando Santovincenzo rievoca la lunga attesa per la videosorveglianza, arrivata “solo grazie al G7”, e l’aumento della TARI nonostante i disservizi.
“Si invoca la riflessione civica quando sbaglia un cittadino, ma non si riflette sull’incuria delle periferie, sulla vergogna di via Calzatora, sulle pressioni fatte per zittire il dissenso e sulle risorse pubbliche spese male”, scrive il consigliere.
Duro j’accuse contro gestione e trasparenza
“Flop del Museo, Palio e Natale anagnino. Si boicottano perfino le iniziative civiche indipendenti”
Nel mirino del consigliere finiscono anche la gestione della Pro Loco, i flop degli eventi più importanti – dal Palio al Natale anagnino – e l’assenza di trasparenza.
Accuse gravi: trattamenti differenziati tra operatori, boicottaggi contro chi promuove iniziative in autonomia, pressioni politiche su chi non si allinea.
“Chi amministra dia l’esempio, non lezioni”, conclude Santovincenzo, che invita a guardare la realtà con onestà: “I cittadini sanno discernere, e di certo non si fanno ingannare da chi predica bene dopo aver gestito male”.