UNA LEZIONE DI LEGALITÀ
I Carabinieri entrano in aula alla scuola “Attilio Taggi” di Sgurgola
Nel cuore della mattinata scolastica, i banchi della scuola “Attilio Taggi” di Sgurgola si sono trasformati in un’aula speciale di educazione civica, ma non solo. Protagonisti dell’incontro sono stati i Carabinieri della Compagnia di Anagni, saliti in cattedra per affrontare un tema quanto mai attuale: il bullismo e il cyberbullismo. Un momento importante, che ha coinvolto non solo gli alunni della scuola secondaria di primo grado, ma anche quelli della quinta classe della primaria.
UN DIALOGO APERTO CON I RAGAZZI
Protagonisti dell’incontro: Dell’Otto, Paniccia e Salome
A guidare l’incontro è stato il Capitano Alessandro Dell’Otto, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Anagni, affiancato dal Maresciallo Marco Paniccia, comandante della Stazione dei Carabinieri di Sgurgola, e dal Carabiniere Mattia Salome. Presente anche la maestra Diana Pesoli, che ha accompagnato gli studenti durante la lezione. Un confronto vivo, fatto di parole semplici, esempi concreti e tanti occhi attenti. I ragazzi hanno ascoltato con interesse e partecipazione, ponendo domande e condividendo le loro esperienze.
IL CYBERBULLISMO SPIEGATO CON PAROLE CHIARE
L’importanza di capire i pericoli nascosti nel web
I Carabinieri hanno illustrato le dinamiche del bullismo tradizionale, fatto di esclusione, minacce e prevaricazione, ma anche quelle, più subdole, del cyberbullismo, che si nasconde dietro lo schermo di uno smartphone o di un computer. Social network, chat, foto private e messaggi offensivi sono strumenti che, se usati in modo irresponsabile, possono diventare armi. L’obiettivo? Aiutare i ragazzi a riconoscere i segnali di pericolo e a difendersi nel modo giusto.
EDUCARE È PROTEGGERE
L’impegno quotidiano dei Carabinieri accanto ai cittadini
Iniziative come questa dimostrano quanto sia fondamentale il ruolo delle Forze dell’Ordine anche nei contesti educativi. I Carabinieri non sono solo un simbolo di sicurezza, ma veri e propri educatori alla legalità. Portare il loro messaggio tra i banchi di scuola significa coltivare rispetto, consapevolezza e senso civico nei cittadini di domani. Un’azione di prevenzione che parte dalle parole, ma che lascia il segno nei cuori.