di Giorgio Stirpe
Quella contro lo Spezia si presentava come un bel banco di prova per il Frosinone, vista la qualità dell’avversario, e i punti che ancora devono essere conquistati per poter raggiungere il traguardo della salvezza.
E la partita non ha deluso le aspettative: 97 minuti, recupero compreso, ad alta intensità, una prova di sofferenza che ha confermato come i giallazzurri siano ormai una squadra vera, difficile per tutti da battere, con una rosa profonda che ha potuto fare a meno anche dei tanti infortunati attuali.
Il tecnico Bianco ha scelto il ritorno alla difesa a tre, vista la forza in attacco dello Spezia. A Lucioni (che l’allenatore ha voluto in campo per opporsi all’esperienza di Lapadula), schierato al centro della retroguardia, sono stati affiancati Bracaglia e Monterisi, davanti a Cerofolini. Marchizza e Jeremy Oyono, che nell’ultimo periodo hanno spesso agito da terzini puri, hanno preso posizione qualche metro avanti, sulla linea dei centrocampisti (ma con il compito di allinearsi alla terza linea in fase di non possesso), assieme al faro norvegese Bohien e Vural. In attacco Ghedjemis e Kvernadze a sostegno di Ambrosino, punta centrale.
“Hai amato tutti senza distinzioni, il nostro Papa dai grandi valori”, con questo striscione la Curva Nord ha salutato Papa Francesco, pontefice che ha sempre creduto allo sport come veicolo di inclusione, amicizia e rispetto per l’altro.
Spezia più manovriero, Frosinone solido in attesa del proprio momento. L’inizio di partita ha vissuto di questo canovaccio, regalando spettacolo, così come raramente si è visto in questa stagione.
Il botta e risposta tra Bohinen (bel colpo di testa al 9’) e Bandinelli (gran sinistro dal limite sotto la traversa al 15’) ha coronato un primo quarto d’ora in cui entrambe le compagini hanno accettato di giocare a viso aperto, consapevoli delle proprie potenzialità e qualità.
E’ stata la giornata del centrocampista norvegese, una di quelle che difficilmente si dimenticano, lui, Bohinen, che è sempre stato abituato a lottare in mezzo al campo, a fare “legna” per i compagni, a fare insomma la difficile “vita da mediano, lavorando come Oriali”, come canta Ligabue, ha colpito ancora al 39’ spedendo con il sinistro sotto il sette della porta difesa da Gori, riportando in vantaggio al Frosinone. I primi due gol in assoluto per lui da quando è in Italia!
Con il vantaggio in tasca, i canarini sono andati al riposo, consapevoli di trovare, al ritorno in campo, uno Spezia motivato a riagguantare il pari. Pronostico facile e rispettato perché i liguri in campo hanno sviluppato il proprio gioco con costanza, cercando di servire i propri attaccanti.
E’ su quest’ultimo aspetto che gli uomini allenati da D’Angelo sono mancati, anche e soprattutto, per via di una concentrazione di squadra massima da parte del Frosinone che si è messo a protezione della propria difesa consentendo ai centrali di respirare. I pericoli sono arrivati soprattutto dai calci piazzati.
Tuttavia, la pressione dei liguri si è fatta, con il passare dei minuti sempre più soffocante, ed è stato inevitabile il gol che Pio Esposito ha siglato al 75’ con la specialità della casa, il colpo di testa.
Nonostante un secondo tempo tutto in affanno, l’occasione più grande per la terza rete è capitata sui piedi di Kvernadze che ha clamorosamente spedito oltre la traversa un tiro quando era tutto solo davanti al portiere avversario Gori.
Il pareggio alla fine è il risultato più giusto, un passo ulteriore per il Frosinone verso la salvezza.
LE PAROLE DELL’ALLENATORE PAOLO BIANCO
E’ stata partita intensa, primo tempo divertente, tante occasioni da entrambe le parti, nella ripresa ci hanno schiacciato, peccato per l’errore finale perché avremmo potuto vincere. Sono qua da 8 partite, abbiamo fatto 16 punti, la strada è quella giusta per raggiungere l’obiettivo. In ottica miglioramento, devo dire che non siamo una squadra che può giocare sempre in verticale, dobbiamo avere forza e pazienza per palleggiare di più, dobbiamo dominare di più la partita con il possesso palla e in questo dobbiamo fare meglio. La squadra ha retto benissimo fino alla fine, siamo in buona forma. Davanti avevamo lo Spezia, sapevamo che l’avversario era forte, dobbiamo essere più bravi ad andare sulla nostra strada senza farci condizionare. Possiamo recuperare per le prossime partite Konè e Bettella.
LE PAROLE DI EMIL BOHINEN
I due gol hanno aiutato la squadra ad fare punti, tra i due il gol più bello è il secondo. Sono molto contento di essere a Frosinone, con questo allenatore e questi compagni, abbiamo un gruppo molto forte. A Pisa partita tosta, con cuore possiamo farcela. Oggi ho realizzato le prime reti in Italia, voglio aiutare la squadra ad arrivare alla salvezza. Dedico i gol ai tifosi del Frosinone.