Una svolta nella sanità regionale
La Regione Lazio istituisce il direttore sociosanitario per potenziare l’integrazione tra servizi sanitari e sociali
Con l’approvazione di una proposta di legge regionale fortemente voluta dal Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dall’Assessore all’Inclusione sociale e ai servizi alla persona Massimiliano Maselli, la sanità del Lazio compie un passo decisivo verso un’integrazione sempre più solida tra assistenza sanitaria e intervento sociale.
Nasce così, nelle ASL della Regione Lazio, la nuova figura del direttore sociosanitario, che affiancherà la terna dirigenziale già esistente — direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo — in una governance che promette maggiore coordinamento, efficacia e attenzione ai bisogni dei cittadini più fragili.
Una nuova figura per unire due mondi
Il direttore sociosanitario sarà il ponte tra gli aspetti clinici e quelli sociali dell’assistenza
«Un esempio virtuoso di vera integrazione sociosanitaria», ha dichiarato l’Assessore Massimiliano Maselli, presentando la misura. Il nuovo direttore sociosanitario lavorerà in sinergia con il direttore generale, fornendo pareri obbligatori su temi di sua competenza, partecipando alla programmazione strategica e contribuendo all’attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Sociale Regionale.
Una figura professionale destinata a diventare cruciale per facilitare l’accesso, la presa in carico e il percorso assistenziale integrato di chi si trova a cavallo tra bisogni clinici e sociali: anziani non autosufficienti, persone con disabilità, minori fragili, utenti psichiatrici.
Una legge articolata e tempi certi
Entro 90 giorni la Regione pubblicherà il bando per formare l’elenco degli idonei
La legge è composta da sei articoli, e prevede che i direttori generali delle ASL attingano da un elenco pubblico di aspiranti in possesso dei requisiti previsti, che verrà redatto in seguito a un bando pubblico da pubblicarsi entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore.
Con questa scelta, la Regione Lazio intende garantire trasparenza, competenza e rapidità nell’introduzione operativa di questa nuova figura, che si inserisce in un contesto già teso a riformare e rafforzare l’offerta sociosanitaria nei territori.
Un passo concreto verso la sanità del futuro
Più coesione, più servizi integrati, più attenzione alle persone
La novità normativa, salutata con favore dagli addetti ai lavori, rappresenta una risposta concreta all’esigenza — più volte sollevata da operatori del settore e amministratori locali — di superare la frammentazione tra ambiti sanitari e sociali.
Grazie alla figura del direttore sociosanitario, sarà possibile garantire una maggiore continuità assistenziale, evitare sovrapposizioni e dispersioni, e offrire risposte più mirate e tempestive a chi, spesso, si trova perso nel labirinto dei servizi. Una figura-ponte che mancava e che ora può diventare il perno di un nuovo modello organizzativo per il welfare regionale.