🟨 Tensione allo stadio “Emanuele Morganti”
Un’aggressione fuori dallo stadio rovina il clima sportivo
Durante il pomeriggio calcistico disputato al campo sportivo “Emanuele Morganti” di Tecchiena, frazione di Alatri, si è verificato un grave episodio che ha coinvolto le tifoserie della Polisportiva Tecchiena e del Cisterna Calcio. Almeno una decina di ultras ciociari si sarebbero presentati fuori dall’impianto con l’intento di tendere un agguato alla tifoseria ospite. Una situazione definita “l’ennesima provocazione”, ma che, sempre secondo la versione cisternese, non avrebbe sortito effetto: i presunti aggressori non si sarebbero avvicinati, pur essendo in superioritĂ numerica e armati di bombe carta.
🟨 La risposta dei tifosi pontini
“Siamo intervenuti in 15 per difenderci”: il racconto degli ultras del Cisterna
Il comunicato prosegue con un resoconto che descrive l’intervento di 15 ultras cisternesi, usciti dal settore ospiti per fronteggiare la minaccia. Il tono della dichiarazione è secco e diretto, e sottolinea come sia stato necessario scendere in campo personalmente per fermare l’agguato, ritenuto codardo anche per la sproporzione numerica. Non mancano riferimenti polemici: il gruppo accusa gli “ultras ciociari da tastiera” di diffondere false versioni dell’accaduto sui social, parlando di una presunta fuga dei tifosi cisternesi, che il comunicato smentisce categoricamente.
🟨 La condanna per un’aggressione isolata
Dieci contro uno: la denuncia di un atto definito “vergognoso”
Il passaggio piĂą critico del comunicato riguarda però un altro episodio: l’aggressione a un ragazzo che, secondo quanto riferito, non faceva parte del gruppo ultras cisternese. Il giovane sarebbe stato assalito da una decina di persone, spogliato della maglietta e colpito al volto anche quando era giĂ a terra. Il Cisterna Calcio si dissocia con fermezza da questo gesto, definendolo “vigliacco”, inaccettabile e in contrasto con ogni codice etico condiviso nel mondo del tifo organizzato. “Questo episodio – si legge nel comunicato – vi rende quello che abbiamo sempre pensato voi foste… vili”.
🟨 Una rivalitĂ che sfocia nell’intolleranza
Dallo sfottò social allo scontro fisico: serve un richiamo al rispetto reciproco
Quel che emerge è un clima teso che travalica il contesto sportivo, alimentato da narrazioni distorte sui social, da prove di forza tra tifoserie, da vecchie rivalità territoriali. Le parole del Cisterna Calcio sembrano voler non solo difendere il proprio onore, ma anche lanciare un monito: servono limiti, regole e soprattutto rispetto per l’avversario, dentro e fuori dal campo. Episodi del genere rischiano di macchiare la reputazione di squadre e comunità intere, oltre che minare la sicurezza degli eventi sportivi.