Una mattinata di emozioni al Bragaglia
Il campione del mondo di kickboxing Mattia Faraoni incontra gli studenti a Frosinone
Una giornata intensa, piena di energia e significato, quella vissuta dagli studenti dell’Istituto Bragaglia di Frosinone, che hanno avuto l’occasione di incontrare Mattia Faraoni, campione del mondo di kickboxing. L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto Oktagon, promosso dall’Assessorato allo Sport della Regione Lazio, rappresentato per l’occasione dal dott. Leone Grossi, con la presenza del delegato del sindaco allo sport, dott. Franco Carfagna, del dirigente scolastico prof. Giona Fabio e della docente prof.ssa Rossella Brogi.
Lo sport come strumento educativo
Il progetto Oktagon porta nei licei valori come rispetto e resilienza
Il cuore dell’iniziativa è stato il messaggio forte e chiaro: lo sport può diventare un’arma contro il bullismo e il cyberbullismo. Attraverso il linguaggio universale dell’attività sportiva, il progetto mira a trasmettere ai giovani valori fondamentali come il rispetto, la disciplina, la resilienza e il coraggio di rialzarsi. La presenza di un atleta come Faraoni, che ha fatto della sua esperienza personale un esempio concreto di rinascita, ha dato al messaggio una potenza straordinaria.
Una storia di sacrificio e rinascita
Mattia Faraoni racconta il suo percorso agli studenti: “Lo sport mi ha salvato”
“Lo sport mi ha salvato e mi ha insegnato a credere in me stesso” – con queste parole Mattia Faraoni ha raccontato il proprio cammino, fatto di cadute, sacrifici e successi conquistati con fatica. Lontano dai riflettori, ha condiviso un vissuto autentico e sincero, capace di toccare nel profondo gli studenti. Non un semplice monologo, ma un vero e proprio dialogo, arricchito da domande, curiosità e riflessioni, che ha creato un clima di coinvolgimento e partecipazione.
Un modello positivo per le nuove generazioni
Oktagon si conferma un progetto educativo di grande impatto
L’incontro con Mattia Faraoni è stato molto più di una semplice testimonianza sportiva: è stato un momento educativo, formativo e profondamente umano. Attraverso la sua voce, i ragazzi hanno potuto capire cosa si cela dietro un titolo mondiale: determinazione, forza d’animo, perseveranza. Il progetto Oktagon, ancora una volta, si è rivelato uno strumento prezioso per costruire ponti tra scuola e vita reale, offrendo esempi concreti e positivi per affrontare le difficoltà del presente con coraggio e fiducia.