di Giorgio Stirpe
Ora la situazione si fa davvero complicata: serve l’impresa! Il Frosinone non è però più padrone del proprio destino perché martedì prossimo, oltre a vincere sul campo del Sassuolo, dovrà aspettare i risultati dagli altri campi per capire se potrà tagliare il traguardo della salvezza al fotofinish o se sarà costretto ad affrontare i play out.
Una situazione di classifica che nessuno, dopo la prova di forza sul campo della Sampdoria, pensava potesse materializzarsi. Invece, dall’impresa di Marassi, la serie di pareggi casalinghi e sconfitte esterne, ha fatto ripiombare i giallazzurri nei bassifondi, costringendoli a lottare con il coltello tra i denti fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato.
Il Palermo ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo, nella giornata in cui ha subito la contestazione più pesante degli ultimi anni, facendo persino passare in secondo piano la rivalità sportiva con i giallazzurri, accesasi dalla finale play off del 2018.
Bianco ha scelto una squadra più accorta rispetto alla precedente sfida casalinga contro il Cittadella, schierando, davanti a Cerofolini una difesa a tre composta da Monterisi, Bettella e Lusuardi. Sugli esterni Jeremy Oyono e Bracaglia, ad agire ancora una volta a sinistra al posto dell’infortunato Marchizza (Di Chiara neanche stavolta convocato).
In mediana Bohinen e Kone, con Kvernardze e Ghedjemis a sostegno di Pecorino, preferito ad Ambrosino come punta centrale. Più centimetri e muscoli in attacco per tentare di impensierire i possenti difensori palermitani.
L’atmosfera di tensione al Barbera tra i tifosi locali e la società rosanero in primis, ha consentito al Frosinone di partire in maniera più sciolta rispetto agli uomini allenati da Dionisi che hanno fatto fatica a scrollarsi di dosso le scorie di una settimana di apprensione e la pressione di dover vincere a tutti i costi la gara.
I giallazzurri con Ghedjemis, al minuto 11, hanno sfiorato la rete dopo una delle tipiche giocate del francese: affondo sulla destra, rientro sul sinistro e colpo a giro sul palo lontano, quasi “baciato” dal pallone, terminato di un soffio largo.
E’ stato l’episodio che ha scosso i padroni di casa. Attanagliati ancor di più dalla paura, i rosanero hanno iniziato a farsi vedere di più dalle parti di Cerofolini e, al minuto 30, hanno capitalizzato con Brunori, nell’unica vera chance concessa dal Frosinone.
Un vero peccato per quanto si era visto fin a quel momento in campo. La reazione dei giallazzurri c’è stata in qualche modo ma, senza gli spunti di Kvernadze e Ghedjemis (più frizzante rispetto al georgiano), la squadra ha fatto fatica a rendersi pericolosa dalle parti di Audero.
Le due compagini sono andate al riposo sull’1-0. Bianco al rientro ha inserito Ambrosino (per Bracaglia) al fianco Pecorino ma, il ritorno in campo del Frosinone è stato inspiegabilmente molle, al punto da lasciare il possesso palla al Palermo per oltre 2 minuti e subire la rete, firmata ancora da Brunori, che ha indirizzato ancor di più la sfida del Barbera verso i siciliani.
Nell’occasione è sembrato davvero incredibile come tutti i giallazzurri siano rimasti in “bambola” a guardare gli avversari scambiarsi la sfera con velocità e qualità e andare poi in rete per la seconda volta.
Bianco ha cambiato l’assetto della squadra facendo entrare anche per Partipilo, schierandosi con un coraggioso 4-2-4 nel tentativo di rendere il Frosinone più pericoloso in attacco.
Pecorino, al 66’, ha divorato il possibile gol del 2-1 facendosi ipnotizzare da Audero. Una chance importante che avrebbe potuto riaprire la partita, l’ennesima occasione sciupata da un reparto avanzato che non è mai stato all’altezza della categoria per tutta la stagione.
Nell’ultima mezz’ora i canarini hanno profuso il massimo dello sforzo, aggredendo la metà campo del Palermo che, tra le incessanti contestazioni del proprio pubblico, si è arroccato a difesa del doppio vantaggio.
Il risultato è rimasto inchiodato sul 2-0 per i siciliani e ora il Frosinone non potrà fare calcoli. Sarà costretto ad andare a vincere sul campo del Sassuolo dei tanti ex, già ubriachi di gioia per il trionfo in campionato, e sperare che gli altri risultati possano essere favorevoli.