Un’attesa lunga sette anni
Il Comune incassa, i cittadini aspettano
I loculi sono lì, almeno sulla carta. Da sette anni, a Ceccano, settecento famiglie aspettano invano ciò che hanno già pagato: un posto dove seppellire i propri cari. Il Comune di Ceccano, nel 2018, aveva avviato un progetto per la costruzione di 700 nuovi loculi nel cimitero cittadino.
Il progetto fu presentato come una risposta concreta al bisogno di spazi cimiteriali e ai tanti cittadini che, fidandosi, versarono anticipatamente le somme richieste. Ma da allora, quei loculi non sono mai stati costruiti. I lavori sono fermi, e le promesse dell’amministrazione si sono lentamente sgretolate insieme alle fondamenta dell’opera.
Il primo errore: una cavità nascosta
Le perizie geologiche non vedono ciò che dovrebbero
La prima battuta d’arresto arriva quando, durante gli scavi iniziali, ci si accorge che nel sottosuolo designato per la costruzione esiste una cavità carsica. Un’anomalia sorprendente, soprattutto considerando che erano state commissionate e pagate tutte le perizie geologiche necessarie, proprio per evitare sorprese. Ma la cavità era lì, sotto gli occhi di tutti — o meglio, sotto i piedi — ma nessuno l’aveva vista. La conseguenza è una perizia di variante, con nuove valutazioni e tempi dilatati. I lavori si fermano. I cittadini, però, non ricevono alcuna comunicazione ufficiale.
La seconda sorpresa: una condotta Acea
Una linea idrica ignota blocca tutto
Quando, dopo lunghi mesi, sembra che si possa ripartire, ecco l’ennesima sorpresa: una condotta idrica di proprietà di Acea, proprio nel mezzo dell’area in cui si dovrebbe edificare. Un’infrastruttura mai segnalata, mai rilevata nei progetti, che obbliga il Comune a un nuovo stop e a ulteriori modifiche al progetto originario. Per spostare quella condotta — di cui nessuno sapeva nulla — sono serviti decine di migliaia di euro di fondi pubblici, sottratti ad altri capitoli di bilancio.
Lavori fermi e silenzio istituzionale
Chi ha pagato non ha né loculi né risposte
Oggi, nel 2025, il cantiere è fermo alle sole fondazioni. Nonostante le promesse, i soldi incassati e le numerose perizie, dei loculi nemmeno l’ombra. I cittadini che hanno anticipato le somme richieste dal Comune, spesso in vista di una necessità impellente, sono stati lasciati senza risposte. Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna scadenza certa. Solo silenzi e ritardi. Una vicenda grottesca, che si aggiunge alla lunga lista di opere pubbliche iniziate e mai concluse nel nostro Paese.
Una beffa che pesa sul bilancio di tutti
I costi degli errori li paga la collettività
Oltre al danno morale e civile per le famiglie coinvolte, c’è un danno economico tangibile: per rimediare a errori e sviste, l’amministrazione ha dovuto ricorrere a fondi di bilancio ordinario. Risorse che avrebbero potuto essere destinate a scuole, strade, servizi sociali. Invece, sono servite a correggere quanto non era stato previsto o controllato. Una gestione approssimativa, pagata sia da chi ha sborsato soldi per un loculo mai ricevuto, sia dall’intera cittadinanza.
Una ferita aperta nella comunità
I cittadini chiedono verità, tempi e risposte
A distanza di anni, i cittadini non chiedono più promesse: chiedono verità, chiarezza e tempi certi. La questione dei loculi è diventata simbolo di sfiducia nelle istituzioni, di come la burocrazia e l’improvvisazione possano compromettere anche i bisogni più elementari di una comunità. A Ceccano, dove il tempo sembra essersi fermato insieme ai lavori, il diritto alla sepoltura è diventato un affare sospeso tra carte, varianti e silenzi.