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    Truffe agli anziani in provincia di Frosinone: fermati i truffatori grazie all’intervento dei Carabinieri

    allarme truffe nei Comuni di Picinisco, Villa Latina, Piedimonte San Germano e Giuliano di Roma: i Carabinieri intensificano la prevenzione e arrestano i responsabili
    16 Maggio 20253 Mins Read
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    Emergenza sicurezza per gli anziani

    In aumento i raggiri in provincia di Frosinone: colpite diverse località

    Negli ultimi giorni, la provincia di Frosinone è stata teatro di una nuova ondata di truffe ai danni di persone anziane, un fenomeno tanto subdolo quanto doloroso, che ha colpito i Comuni di Picinisco, Villa Latina, Piedimonte San Germano e Giuliano di Roma. I malviventi, sfruttando la vulnerabilità emotiva delle vittime, si sono presentati – telefonicamente o di persona – come parenti in difficoltà o addirittura come finti Carabinieri, riuscendo in alcuni casi a farsi consegnare denaro e oggetti preziosi.


    Le modalità del raggiro

    Finti nipoti, incidenti immaginari e consegne a domicilio

    Il copione è tristemente noto ma ancora efficace. I truffatori, spesso ben organizzati, contattano telefonicamente l’anziana vittima, fingendosi un familiare – un figlio o un nipote – coinvolto in una situazione d’emergenza. A Picinisco, una vedova di 88 anni è stata convinta da un sedicente nipote a consegnare 1.500 euro per pagare presunte bollette urgenti. Il denaro è stato ritirato a domicilio da un complice.

    Ancora più grave il caso avvenuto a Villa Latina, dove una donna di 89 anni ha ceduto 500 euro in contanti e gioielli del valore di alcune migliaia di euro. Anche in questo caso, l’artificio narrativo riguardava una falsa emergenza penale da risolvere con un pagamento immediato.


    L’intervento dei Carabinieri a Piedimonte San Germano

    Un arresto in flagranza e il recupero della refurtiva

    Sabato scorso a Piedimonte San Germano, una 80enne ha ricevuto la telefonata di un finto Carabiniere che la informava del coinvolgimento della figlia in un grave incidente. Per evitare un presunto arresto, le è stato chiesto di consegnare 5.000 euro e gioielli a un incaricato. L’anziana ha obbedito, ma l’arrivo inaspettato della figlia ha svelato l’inganno. I vicini, allertati dalle grida, hanno chiamato subito il 112. I veri Carabinieri sono intervenuti tempestivamente, arrestando il truffatore e la complice, fermata poco lontano a bordo di un’auto. Tutta la somma è stata recuperata e restituita alla vittima.


    Tentativo sventato a Giuliano di Roma

    Due giovani campani denunciati grazie alla prontezza delle vittime

    Altro episodio a lieto fine a Giuliano di Roma, dove due anziani di 75 anni sono stati contattati da un finto nipote che chiedeva 5.000 euro per evitare un fantomatico sequestro di beni. Poco dopo, altri truffatori – fingendosi Carabinieri – li hanno convocati presso la caserma di Amaseno. Fortunatamente, i coniugi hanno intuito la trappola e allertato subito i Carabinieri di Giuliano di Roma, che sono riusciti a intercettare e denunciare due giovani campani prima che si compisse il reato.


    Un fenomeno in crescita e una rete di protezione attiva

    Le forze dell’ordine intensificano gli incontri pubblici e invitano alla prudenza

    I Carabinieri, impegnati da mesi in un’attenta campagna di informazione e prevenzione, ricordano a tutti i cittadini alcune regole fondamentali: nessuna forza dell’ordine o ente pubblico chiede soldi o gioielli a domicilio; nessun familiare in difficoltà chiede denaro senza spiegazioni chiare. In caso di dubbio, è fondamentale contattare direttamente le autorità competenti e non aprire la porta a sconosciuti.

    L’appello è chiaro: collaborare con le Forze dell’Ordine è essenziale per proteggere le persone più fragili e per arginare questo tipo di reati, che non lasciano solo danni economici ma anche profonde ferite psicologiche.

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