L’ALLARME DEI GENITORI
Sette bambini rischiano di restare senza scuola primaria a San Bartolomeo
Il grido d’allarme arriva direttamente dai residenti di San Bartolomeo, popolosa località alle porte di Anagni. A rivolgersi alla redazione di anagnia.com sono stati diversi genitori che, con amarezza e preoccupazione, denunciano una situazione paradossale: sette bambini pronti per iniziare la scuola primaria nel 2025 rischiano di non poterlo fare nel proprio quartiere.
Il motivo? Non ci sono abbastanza iscrizioni per costituire una classe prima, e la possibilità di un accorpamento con una terza, inizialmente ventilata, è sfumata nel nulla. Il risultato è che i bambini dovranno essere iscritti in altri plessi scolastici, a San Filippo o nel centro urbano di Anagni.
UN QUARTIERE DIMENTICATO
Nessun servizio di trasporto scolastico e famiglie in difficoltà
Oltre al danno, la beffa. Non solo i piccoli alunni dovranno affrontare il disagio del trasferimento, ma dovranno farlo senza alcun servizio di trasporto scolastico garantito dal Comune di Anagni.
Molti dei genitori coinvolti lavorano a tempo pieno o non dispongono di mezzi propri, rendendo logisticamente impossibile l’accompagnamento quotidiano dei figli. “Ci sentiamo abbandonati – spiega una madre – sembra che San Bartolomeo non esista per chi amministra. Ma anche i nostri figli hanno diritto all’istruzione, come tutti”.
UN PROBLEMA DI EQUITÀ EDUCATIVA
I residenti chiedono un intervento urgente delle istituzioni
Quello che si prospetta non è solo un disagio logistico, ma un vero e proprio caso di ineguaglianza educativa. I cittadini di San Bartolomeo si chiedono come sia possibile che nel 2025, in un Comune con una lunga tradizione scolastica come Anagni, si debba ancora lottare per garantire il diritto allo studio ai bambini.
I genitori chiedono con forza una soluzione, e soprattutto l’attivazione di un servizio di trasporto scolastico che consenta ai propri figli di raggiungere serenamente e in sicurezza gli altri plessi. In gioco non c’è solo l’organizzazione familiare, ma il futuro educativo di un’intera generazione.