UNA CASA ISOLATA, UN MONDO CONDIVISO
La cultura al servizio della solidarietà: il 30 maggio all’Ambasciata dell’Afghanistan l’incontro tra arte e impegno civile
Sarà il suggestivo scenario dell’Ambasciata della Repubblica dell’Afghanistan, in via Nomentana 120 a Roma, ad accogliere venerdì 30 maggio alle ore 18.00 un evento speciale in cui arte, letteratura e solidarietà si intrecciano in nome dell’Afghanistan e del suo popolo. Protagonista della serata la presentazione del libro “In una casa isolata” di Edoardo Albinati e Antonio Capaccio, pubblicato da Edizioni Aliud, e l’inaugurazione di una mostra di opere su carta dello stesso Capaccio.
L’incontro è promosso da Aliud Edizioni, casa editrice diretta dal maestro incisore Gianluigi Bellucci, docente presso l’Università dell’Aquila e vincitore del Premio biennale dell’Accademia di San Luca, e da Antonio Capaccio. L’obiettivo? Dare voce all’Afghanistan attraverso la forza dell’arte e destinare parte dei proventi dell’iniziativa a sostegno delle missioni umanitarie dell’associazione NOVE – Caring Humans.
UN DIALOGO ARTISTICO LUNGO DECENNI
Albinati e Capaccio: parole e immagini per raccontare il silenzio e la speranza
Il volume “In una casa isolata” rappresenta l’ultima tappa di un lungo e fecondo sodalizio artistico tra Edoardo Albinati, autore vincitore del Premio Strega, e Antonio Capaccio, artista noto per la sua capacità di coniugare forma e riflessione. Il libro unisce un testo intenso e profondo di Albinati a cinque incisioni originali di Capaccio, in un’edizione preziosa che coniuga estetica e contenuto, bellezza e coscienza.
Le opere in mostra, anch’esse su carta, saranno disponibili tramite donazione e l’intero ricavato verrà devoluto a NOVE – Caring Humans, per finanziare nuovi progetti umanitari in Afghanistan, paese ancora segnato da profonde difficoltà, ma al centro di un’attenzione internazionale che non si vuole spegnere.
UN IMPEGNO CONDIVISO PER L’AFGHANISTAN
Dalla diplomazia all’associazionismo: tanti i volti e le voci dell’iniziativa
Alla serata interverranno figure di rilievo: l’Ambasciatore Khaled Ahmad Zakrya, la fondatrice di NOVE – Caring Humans Susanna Fioretti, gli autori Albinati e Capaccio, l’editore Gianluigi Bellucci, la presidente del Club Zonta Roma Capitolium Tiziana De Angelis. Quest’ultimo è parte dello Zonta International, realtà attiva da oltre un secolo nella tutela dei diritti delle donne, e partecipe della serata con il manifesto simbolico “Un faro per le donne di Kabul”.
Sarà l’occasione non solo per presentare il libro, ma anche per raccontare gli aggiornamenti della più recente missione in Afghanistan, in un clima di scambio autentico, testimonianza viva e condivisione di responsabilità civica.
UN FARO DI SPERANZA DA ROMA A KABUL
Ogni gesto conta: arte e partecipazione per illuminare il futuro
L’evento del 30 maggio vuole essere un appello silenzioso ma potente: ogni contributo può fare la differenza. Come ha sottolineato Susanna Fioretti, il senso di iniziative come questa è proprio nel credere che “ogni gesto può rendere possibile ciò che sembrava impossibile”.
La partecipazione è gratuita ma, per motivi di sicurezza, è richiesta la registrazione entro il 24 maggio inviando il proprio nome e cognome via WhatsApp agli organizzatori. L’ingresso sarà consentito solo a chi si sarà registrato in tempo utile.
In un mondo spesso distratto da urgenze effimere, questo incontro a Roma vuole essere uno spazio di riflessione e azione concreta, dove l’arte si fa voce dell’umanità e la solidarietà diventa forma di bellezza condivisa.