UNA PIAZZA PIENA DI CORAGGIO
Alta adesione allo sciopero indetto da USB: lavoratori uniti per un futuro dignitoso
La mattinata del 20 maggio 2025 ha visto piazza Italia, nel cuore di Colleferro, riempirsi di volti, voci e determinazione. Centinaia tra lavoratrici e lavoratori di Avio S.p.A. hanno risposto con convinzione all’appello lanciato dall’Unione Sindacale di Base – Coordinamento provinciale di Frosinone Lavoro Privato. Lo sciopero ha registrato un’altissima adesione, segnale inequivocabile di un malcontento profondo e radicato, ma anche della volontà collettiva di difendere diritti fondamentali.
Tra gli interventi più applauditi, quelli di Marco Benevento, membro dell’esecutivo nazionale USB settore Industria, di Stefano Pollari, responsabile provinciale USB per provincia di Frosinone e Colleferro, e di Gianni Bragalone, operaio AVIO e delegato sindacale, punto di riferimento per le questioni legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
“NOI NON SIAMO MACCHINE”
I lavoratori rivendicano un equilibrio tra lavoro e vita privata
“Abbiamo una vita fuori da qui”, ha gridato dal palco uno degli operai, con voce rotta dall’emozione. E non è stata solo una frase, ma un grido condiviso. I lavoratori non chiedono il lusso, ma dignità e rispetto. Chiedono un’organizzazione moderna, che riconosca tempi di riposo, che rispetti le esigenze familiari e che non costringa a sacrifici disumani per un salario troppo basso.
Tra le richieste più forti: riduzione dell’orario settimanale a 32 ore a parità di retribuzione, e condizioni compatibili con una vita sana e sostenibile. Perché chi lavora non può essere considerato solo una pedina funzionale alla produzione.
SALARI E PREMI: “BASTA ELEMOSINE”
Contratti bloccati e premi assegnati in modo opaco: i lavoratori vogliono trasparenza
Non si può parlare di soddisfazione quando gli stipendi restano fermi, inchiodati ai livelli minimi contrattuali. Molti lavoratori Avio sono ancora inquadrati a livello E1, E2, E3, con buste paga che raramente superano i 1.500 euro mensili. A fronte di utili aziendali da record, chi lavora nei reparti continua a ricevere solo briciole.
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CONDIZIONI DI LAVORO: “LA SALUTE NON È NEGOZIABILE”
Polveri, gomma e refettori di fortuna: la sicurezza – per l’USB – è a rischio ogni giorno
Lavorare in ambienti potenzialmente tossici, respirare ogni giorno residui di carbonio, maneggiare materiali pericolosi senza protezioni adeguate è una realtà quotidiana per molti dipendenti, spiegano dal sindacato. Le denunce sull’assenza di bonifiche, sugli spogliatoi sporchi e sui servizi igienici inadeguati non sono più tollerabili.
“La salute – per noi tutti – è un bene preziosissimo“, ha dichiarato con forza Gianni Bragalone, ricordando che la salute sul lavoro è un diritto costituzionale. A ciò si aggiunge la richiesta di una mensa dignitosa, perché “mangiare in luoghi sani e puliti non può essere considerato un privilegio”.
LOGISTICA, IL CUORE DELL’AZIENDA NON SI CEDE
I lavoratori vogliono garanzie sulla tenuta interna del servizio logistico
La logistica, cuore pulsante dell’organizzazione produttiva, rischia di essere esternalizzata, secondo i timori dei lavoratori. Una scelta che comporterebbe perdita di diritti, tagli salariali e incertezza occupazionale.
I manifestanti hanno espresso una richiesta chiara: la logistica deve restare in Avio, con personale interno tutelato e valorizzato. Non può essere oggetto di ristrutturazioni imposte senza confronto.
“AVANTI, SENZA PAURA”
Una giornata di lotta che non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza
“La manifestazione di oggi non è solo uno sciopero riuscito, ma l’inizio di un percorso“, ha spiegato Marco Benevento nel suo intervento appassionato in piazza dove a pieni polmoni si respirava determinazione, solidarietà, consapevolezza che solo uniti si può cambiare davvero. Tra le bandiere rosse dell’USB, le testimonianze e le parole forti, è emersa una verità semplice: i lavoratori non sono invisibili, non sono numeri, non sono intercambiabili: “siamo il motore di Avio, e senza di noi nessun razzo decolla”.
SERVIZIO D’ORDINE IMPECCABILE: LA PROFESSIONALITA’ DELLA POLIZIA DI STATO AL SERVIZIO DEL CITTADINO
Gli agenti del Commissariato di Colleferro e i rinforzi da Roma garantiscono sicurezza e rispetto
Il presidio odierno in piazza Italia si è svolto in un clima di forte partecipazione ma anche di assoluta tranquillità grazie all’eccellente lavoro svolto dagli agenti del Commissariato di Colleferro, sapientemente coordinati dal dott. Antonio Mazza, e dai colleghi provenienti dalla Capitale, appositamente inviati per garantire l’ordine pubblico.
Con discrezione, fermezza e umanità, gli uomini della Polizia di Stato hanno saputo gestire ogni fase della manifestazione, permettendo ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali di esprimere il proprio dissenso in modo civile e composto. È doveroso riconoscere che la sicurezza e il rispetto delle libertà democratiche oggi sono stati garantiti da uomini e donne in divisa che hanno compreso l’importanza del momento, mantenendo un presidio vigile ma mai oppressivo. Una dimostrazione concreta di come il servizio pubblico possa agire in sinergia con i cittadini quando a muoverli è il rispetto reciproco e il senso dello Stato.
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