In relazione alla notizia pubblicata dal nostro giornale nei giorni scorsi, di seguito riportiamo – integralmente e senza modifiche – la nota inviata a questa redazione dal Sinistra Italiana Anagni, che ringraziamo:
E’ di pochi giorni fa la notizia della mancata attivazione della classe prima della scuola primaria nel plesso di San Bartolomeo. I numeri di iscrizioni estremamente contenuti nelle strutture periferiche è da ricondurre soprattutto a una contrazione demografica di cui il nostro territorio ormai è affetto da tempo. Un problema generalizzato determinato da molti fattori. Alla luce di ciò la scuola nello specifico, attraverso la dirigenza e gli insegnanti, ha fatto di tutto affinché l’ATP (ex Provveditorato) concedesse l’apertura della classe nel plesso in questione, in virtù del diritto allo studio in primis. L’ organico personale docente di scuola primaria ha subìto però una riduzione, per cui l’attivazione della classe è stata concessa a San Filippo, unendo gli iscritti delle classi prime dei due plessi. I genitori degli alunni di San Bartolomeo hanno da subito chiesto una soluzione, con l’attivazione di un servizio di trasporto scolastico che consenta ai propri figli di raggiungere serenamente San Filippo.
Tuttavia, da quel che ci risulta, la risposta del Comune di Anagni è stata negativa.
Un’amministrazione attenta dovrebbe tener conto di tutta una serie di elementi: non si possono obbligare i genitori a dotarsi di autovettura, soprattutto in un periodo in cui la mobilità pubblica deve essere la chiave di volta per una città più salubre. Non si può intralciare il traffico davanti alle scuole prescindendo dall’inquinamento e dalla sicurezza per i nostri figli: lo viviamo costantemente nelle ore di entrata e di uscita dalle scuole del centro urbano. Non si può pensare, qualora fosse suggerito di far pagare almeno due abbonamenti (genitore e figlio/i) per un mezzo pubblico generico. Questi alcuni dei i risvolti pratici.
La questione però è di principio: il servizio di scuolabus è un servizio prioritario per il supporto al diritto allo studio, che ha lo scopo di perseguire l’uguaglianza sostanziale degli studenti. E davanti questo principio impallidiscono tutte le questioni pratiche (sebbene non secondarie), tecniche e giuridiche. Invitiamo dunque l’Ente a farsi carico di questa responsabilità e a trovare una soluzione nei tempi più ristretti possibili, per permettere alle famiglie di vivere serenamente questa fine anno scolastico.
Sinistra Italiana Circolo di Anagni