Un nuovo episodio di violenza familiare a Veroli
Ancora una volta la vittima è la famiglia: madre e sorella nel mirino
Un altro inquietante episodio di violenza domestica scuote la comunità di Veroli. Nella notte, un uomo di 60 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Veroli per aver violato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle sue vittime, la madre anziana e la sorella, nonostante fosse sottoposto a una misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria.
I militari, allertati tempestivamente, sono intervenuti mettendo fine all’ennesima scena di tensione e paura all’interno di una famiglia già duramente provata da un passato fatto di violenze fisiche e psicologiche.
Un passato segnato dalla violenza
Lesioni e maltrattamenti: la denuncia che ha fatto scattare il provvedimento
L’uomo era stato arrestato agli inizi di aprile, dopo che le due donne, stremate, avevano trovato il coraggio di denunciare un clima familiare insostenibile. Secondo quanto riportato, le vittime erano oggetto da tempo di maltrattamenti familiari e aggressioni fisiche da parte del loro stesso congiunto.
Le violenze, culminate in un episodio particolarmente grave in cui entrambe furono percosse violentemente e costrette a ricorrere alle cure presso l’ospedale, avevano portato all’intervento delle forze dell’ordine. Da lì l’arresto e la conseguente imposizione del divieto di avvicinamento, una misura che avrebbe dovuto proteggerle da ulteriori episodi di abuso.
La nuova incursione e l’arresto
Minacce nella notte: la madre finisce ancora in ospedale
Ma l’uomo, incurante delle disposizioni a suo carico, è tornato nella notte presso l’abitazione delle vittime. Secondo quanto ricostruito, avrebbe minacciato verbalmente la sorella, causando alla madre un forte stato di ansia e agitazione tale da provocarle un malore. La donna è stata quindi condotta d’urgenza presso il vicino nosocomio.
La chiamata ai Carabinieri di Veroli è stata immediata e decisiva: i militari sono intervenuti rapidamente e hanno fermato il 60enne, ponendo fine all’ennesima notte di terrore per le due donne. L’uomo è stato tradotto presso la propria abitazione, in attesa del giudizio direttissimo disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Il dramma delle vittime invisibili
Una ferita aperta nella società: i familiari troppo spesso inascoltati
Quella avvenuta a Veroli non è una storia isolata. È l’ennesima testimonianza di come, spesso, il terrore domestico si consumi nel silenzio, dietro porte chiuse, e coinvolga i legami più profondi: quelli familiari. Episodi come questo ricordano quanto sia essenziale il ruolo delle forze dell’ordine nel proteggere le persone più vulnerabili e quanto sia necessario sostenere chi trova la forza di denunciare.
Con l’intervento tempestivo dei Carabinieri, questa volta si è riusciti a evitare conseguenze peggiori. Ma il dolore e la paura restano, testimoni di una violenza che lascia ferite ben più profonde di quelle visibili.