LA DECISIONE DEL PROVVEDITORATO
San Bartolomeo resta senza classe prima: i bambini assegnati a San Filippo
La piccola ma vivace frazione di San Bartolomeo, nel territorio periferico di Anagni, ha dovuto affrontare una notizia che ha lasciato l’amaro in bocca a molte famiglie: la mancata formazione della classe prima – a partire dal prossimo anno – nella scuola primaria locale. A deciderlo non è stato il Comune, bensì il Provveditorato agli Studi di Frosinone, che ha optato per un accorpamento d’ufficio. I sette bambini iscritti a San Bartolomeo sono stati così virtualmente uniti ai dieci alunni della scuola primaria di San Filippo, dove il numero complessivo di iscritti ha fatto pendere la bilancia.
IL RUOLO DEL COMUNE
L’assessore Chiara Stavole: “Possiamo solo garantire il trasporto”
A fare chiarezza sull’intera vicenda è stata l’assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili del Comune di Anagni, prof.ssa Chiara Stavole, che ha spiegato con fermezza come le decisioni sulla formazione delle classi scolastiche spettino esclusivamente al Provveditorato:
“Il Comune può fare ben poco rispetto a queste scelte – ha dichiarato – ma per quanto ci compete, ci siamo attivati per garantire il trasporto scolastico agli alunni che da San Bartolomeo dovranno raggiungere la scuola di San Filippo”.
Una dichiarazione che ha il tono pacato della responsabilità amministrativa, ma anche l’implicita amarezza per un territorio che rischia, ancora una volta, di sentirsi marginale rispetto ai centri più popolati.
UN PROBLEMA DI EQUILIBRI TERRITORIALI
San Bartolomeo chiede attenzione: “Non siamo cittadini di serie B”
La vicenda ha riacceso un sentimento mai sopito: quello di chi, vivendo in una frazione, teme che le scelte istituzionali possano penalizzare l’identità e i servizi locali.
Il caso della scuola primaria di San Bartolomeo rischia così di diventare il simbolo di una più ampia riflessione sul rapporto tra aree periferiche e istituzioni scolastiche centrali.
“Il nostro obiettivo è tutelare le famiglie e i bambini, nel rispetto delle competenze di ciascun ente”, ha concluso Chiara Stavole, ribadendo l’impegno del Comune di Anagni a collaborare con le istituzioni scolastiche per garantire il diritto all’istruzione, pur nei limiti delle proprie competenze.