FRASCHIATA DI STORIA, MEMORIA E AMBIENTE
Una battaglia per difendere l’anima verde di Anagni
Il movimento LiberAnagni ha inviato nella mattinata di giovedì 22 maggio 2025 una formale segnalazione alla Regione Lazio e al Comune di Anagni per il riconoscimento dei filari alberati di Viale Giacomo Matteotti e Viale Roma come alberi monumentali, ai sensi della Legge n.10/2013.
Una richiesta nata dalla necessità di salvaguardare un patrimonio paesaggistico e culturale che i cittadini sentono proprio.
La zona, conosciuta da generazioni come “La Passeggiata”, rischia di essere stravolta per far spazio a un parcheggio, come previsto dalla Delibera di Giunta n.91 del 24 aprile 2025.
UN PARCHEGGIO AL POSTO DEI FILARI
Progetto contestato per carenze e ambiguità
La proposta progettuale dell’Amministrazione comunale è chiara negli elaborati tecnici: i filari saranno rimossi per realizzare un nuovo spazio di sosta. Ma nei documenti ufficiali non si fa cenno esplicito all’abbattimento, un’assenza che LiberAnagni definisce preoccupante.
Il movimento sottolinea inoltre la contraddizione nell’utilizzo del termine “polmone logistico” per descrivere un parcheggio: una definizione che sembra voler ammantare di positività un intervento che, nei fatti, cancella un autentico polmone verde.
Una soluzione, dicono i promotori, che sacrifica la qualità urbana e la salute pubblica per una visione anacronistica della mobilità cittadina.
ALBERI CHE PARLANO DI STORIA
Un patrimonio che racconta Anagni attraverso il tempo
I filari di platani e tigli non sono solo alberi: sono testimoni silenziosi della storia di Anagni. Presenti in foto d’epoca, cartoline, documenti audiovisivi, costituiscono parte integrante del paesaggio urbano da oltre un secolo.
Le immagini contenute nel volume Anagni illustrata – Cartoline d’epoca, a cura dell’Istituto di Storia e Arte del Lazio Meridionale, testimoniano la centralità di “La Passeggiata” nella vita sociale e pubblica della città.
Così come i filmati dell’Istituto Luce: uno mostra l’inaugurazione del Convitto Principe di Piemonte nel 1930, un altro documenta la visita di Umberto II di Savoia nel 1935.
UN INTERVENTO CHE CAMBIA IL PAESAGGIO
Il rischio di perdere l’ingresso monumentale della città
Nel comunicato, LiberAnagni contesta fermamente l’affermazione secondo cui il progetto “non altererebbe il patrimonio paesaggistico”. Al contrario, la rimozione degli alberi modificherebbe radicalmente l’ingresso cittadino.
La disposizione dei filari, spiegano, non è casuale: si tratta di un’architettura vegetale coerente, collegata all’impianto ottocentesco dei viali d’accesso e ai complessi scolastici storici come il Convitto Principe di Piemonte e il Regina Margherita.
Un insieme che rappresenta l’identità visiva di Anagni, riconoscibile e preziosa.
UN’OPPOSIZIONE PER LA CITTÀ E I CITTADINI
Difendere la memoria collettiva e il bene comune
Nel comunicato si respira una forte preoccupazione civile: per il movimento, continuare a sacrificare il verde urbano in nome di progetti “facili” rappresenta una miopia amministrativa.
“Difendere questi filari – affermano – significa difendere un’idea di città che mette al centro la qualità della vita, la memoria e la partecipazione dei cittadini”.
Un appello chiaro: l’Amministrazione deve arrestare immediatamente questo attacco a uno dei luoghi simbolo di Anagni.
LA NOTA INTEGRALE DI LIBERANAGNI
“Parcheggio alla Passseggiata: uno schiaffo alla città”
Ieri mattina, 22 maggio 2025, abbiamo trasmesso alla Regione Lazio e agli uffici competenti del Comune di Anagni la segnalazione per il riconoscimento di alberi o formazioni vegetali monumentali con riferimento ai filari di platani e tigli che costeggiano Viale Giacomo Matteotti e Viale Roma.
Si tratta di una richiesta prevista dalla Legge n.10/2013 e che, se approvata, andrebbe a riconoscere, tra le altre cose, il valore paesaggistico, storico e culturale di quell’alberata, tutelando un patrimonio che i cittadini di Anagni sentono proprio e per cui hanno scelto di sottoscrivere la richiesta.
Lo abbiamo fatto con maggiore urgenza dopo aver esaminato il progetto dell’Amministrazione comunale, allegato alla Delibera di Giunta n. 91 del 24 Aprile 2025, che prevedrebbe il taglio di quegli stessi alberi in favore della realizzazione di un parcheggio proprio in Viale Giacomo Matteotti.
L’esame degli elaborati progettuali allegati a questa delibera ha fatto emergere diverse criticità che riteniamo gravi. Tra queste, la prima a saltare all’occhio è la definizione di “polmone logistico” utilizzata per il parcheggio. In questo passaggio, appare chiaro che il termine “polmone” sia utilizzato impropriamente, in quanto generalmente associato alla locuzione “polmone verde”, con riferimento ad aree alberate o parco dove si generano benefici per la qualità dell’aria della città e dove i cittadini possano respirare meglio e di più. Un parcheggio come quello rappresentato non si ritiene possa portare al raggiungimento di un tale nobile obiettivo.
Un altro elemento problematico è l’assenza di qualsiasi riferimento esplicito all’abbattimento degli alberi di Viale Matteotti, nonostante gli elaborati tecnici ne lascino intendere chiaramente la rimozione. Si tratterebbe di trasformazione radicale di uno dei luoghi più iconici della città, conosciuto da tutti come “La Passeggiata”, senza che venga però né elaborata né discussa nei documenti.
I filari di Viale Matteotti rappresentano un valore testimoniale della memoria collettiva, sono legati a particolari eventi della storia locale e documentata in foto e cartoline storiche, documenti scritti o audiovisivi. Si vedano ad esempio le foto estratte dal libro “Anagni illustrata – Cartoline d’epoca” redatto dall’Istituto di Storia e Arte del Lazio Meridionale (ISALM) oppure i video relativi all’inaugurazione del Convitto Principe di Piemonte (1930) immortalata nelle cineteche dell’Istituto Luce. Si aggiunga un ulteriore filmato registrato in occasione della visita del Re Umberto II di Savoia 5 anni dopo.
Ad Anagni inaugurazione di un orfanotrofio 1930
Umberto di Savoia visita il Collegio degli orfani dei dipendenti dell’Istituto Enti locali 1935
Appare inoltre discutibile l’affermazione contenuta nel progetto secondo cui l’intervento non comporterebbe alcuna alterazione del patrimonio naturale e paesaggistico circostante. Al contrario, la rimozione degli alberi e della porzione di parco interessata modificherebbe profondamente un tratto distintivo del paesaggio urbano, che oggi si presenta unico, riconoscibile e valorizzato come ingresso monumentale alla città. I nostri filari risultano organizzati in architetture vegetali basate su di un progetto architettonico unitario e riconoscibile collegato all’impianto ottocentesco dei viali di accesso alla Città e più direttamente ai complessi architettonici del Convitto Principe di Piemonte e della scuola Convitto Regina Margherita.
Pur riconoscendo la necessità di affrontare il problema della carenza di parcheggi in città, riteniamo miope e anacronistico continuare a pensare che sia sempre il verde pubblico e il bene comune a dover pagare il prezzo delle soluzioni più facili.
La nostra opposizione a questo progetto nasce dalla volontà di tutelare non solo un patrimonio naturale e storico di straordinario valore, ma anche un luogo profondamente radicato nell’identità collettiva di Anagni. Difendere questi filari significa difendere un’idea di città che mette al centro la qualità della vita, il paesaggio, la memoria, e soprattutto la volontà dei cittadini.
Che l’Amministrazione arresti immediatamente questo attacco alla nostra città.