Ritorno alla luce
Restituiti al parroco Don Tonino Antonetti gli oggetti rubati nel 2018 dalla Chiesa di San Michele
Un gesto che ha il sapore della giustizia e della memoria. Questa mattina, nell’Aula Consiliare del Comune di Veroli, si è tenuta una cerimonia sentita e partecipata: i Carabinieri della Stazione di Veroli, guidati dal Luogotenente Giovanni Franzese, hanno ufficialmente restituito a Don Tonino Antonetti una serie di oggetti sacri trafugati nel 2018 dalla Chiesa di San Michele Arcangelo. Il materiale, di grande valore religioso e storico, era stato recuperato grazie a complesse indagini coordinate con meticolosità e senso del dovere.
L’abbraccio delle istituzioni
Presente anche il Sindaco Germano Caperna: “Un tesoro che torna a casa”
Alla cerimonia ha preso parte il Sindaco di Veroli Germano Caperna, che ha voluto ringraziare pubblicamente l’Arma dei Carabinieri per la “sensibilità dimostrata nel recuperare questo vero e proprio tesoro delle nostre Chiese”. Le sue parole hanno scandito un momento di profonda emozione, condiviso anche dal Capitano Leonardo Rosano, presente insieme ai vertici locali dell’Arma. La riconsegna degli oggetti ha rappresentato molto più di un atto amministrativo: è stata un segnale forte di vicinanza, rispetto e impegno verso il patrimonio identitario della città.
La voce del parroco
Don Tonino Antonetti: “Oggetti che appartengono alla nostra anima”
Visibilmente commosso, Don Tonino Antonetti ha accolto i beni sacri con gratitudine e riconoscenza, sottolineando il significato profondo del gesto: “Questi oggetti sono parte viva della nostra memoria collettiva. Non sono solo simboli religiosi, ma radici, ricordi, fede vissuta”. La sua voce si è unita a quella dei cittadini presenti, molti dei quali hanno voluto assistere all’evento, in un ideale abbraccio collettivo tra storia, spiritualità e legalità.
Un tesoro restituito
La tutela del patrimonio come missione civile e morale
Gli oggetti recuperati – la cui natura non è stata resa pubblica per ragioni di sicurezza – costituiscono un tassello prezioso dell’eredità spirituale della comunità di Veroli. L’Arma dei Carabinieri, con la sua azione investigativa discreta ed efficace, ha dimostrato ancora una volta come la tutela del patrimonio artistico e religioso sia una missione che va ben oltre l’applicazione della legge: è una forma di cura della memoria e del senso civico.