La protesta dei sindaci della provincia di Frosinone
L’assemblea dell’Unità 9 Ciociaria si mobilita contro i tagli al Trasporto Pubblico Locale
Si è tenuta nella giornata di ieri, presso la Sala Consiliare del Comune di Alatri, un’importante e partecipata assemblea dell’Unità 9 Ciociaria, convocata con urgenza per affrontare il tema scottante dei tagli previsti al Trasporto Pubblico Locale (TPL) a partire dal prossimo 1° luglio.
L’incontro è stato promosso dal Sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, che ha voluto chiamare a raccolta gli amministratori locali per discutere di un piano regionale che rischia di compromettere seriamente l’accessibilità e la qualità della vita per migliaia di cittadini.
Una partecipazione trasversale per difendere il diritto alla mobilità
Presenti numerosi sindaci, vicesindaci e rappresentanti dei Comuni del Frusinate
All’assemblea hanno preso parte, con toni fermi e responsabili, i sindaci, i vicesindaci e i delegati dei Comuni di Veroli, Fumone, Vico nel Lazio, Guarcino, Trivigliano, Castro dei Volsci, Ferentino e Torre Cajetani. Accanto a loro, anche rappresentanti istituzionali dei Comuni di Anagni e Fiuggi, ufficialmente assegnati a un’altra area TPL regionale, ma di fatto legati al territorio frusinate per storia, geografia e interessi condivisi. A rappresentare la città di Anagni, il consigliere comunale con delega Angelo Proietti, che ha spiegato: “ci troviamo davanti a un riassetto che rischia di isolare intere comunità e che, ancora una volta, dimostra quanto le scelte siano spesso prese senza un confronto serio con i territori. Il trasporto pubblico non può essere ridotto a una mera questione numerica: parliamo di un servizio essenziale che incide sulla qualità della vita di migliaia di cittadini, in particolare delle fasce più fragili. Tagliare chilometri significa tagliare diritti, e questo non possiamo accettarlo”, ha dichiarato.
Proietti ha poi ribadito la necessità di un fronte istituzionale compatto, auspicando che il tavolo provinciale richiesto dai sindaci si apra nel più breve tempo possibile, con il coinvolgimento diretto di tutti gli attori in campo.
Un piano “calato dall’alto” che penalizza tutti
Drastico ridimensionamento dei chilometri percorsi e aree escluse dal servizio
Durante l’incontro, i presenti hanno analizzato a fondo il nuovo piano regionale del TPL, denunciandone l’impatto devastante sul tessuto sociale e sulle dinamiche locali. “Non si tratta solo di costi, che peraltro restano invariati – hanno sottolineato gli amministratori – ma di un approccio miope e centralista, che ignora la complessità dei nostri territori”.
Il piano prevede infatti la paralisi delle tratte locali e l’incremento delle corse extraurbane, spesso già sufficientemente coperte. A pagare il prezzo più alto saranno anziani, studenti, pendolari e tutti coloro che non dispongono di un mezzo privato.
Richiesta unanime di un tavolo provinciale
I sindaci si appellano al Presidente della Provincia Luca Di Stefano
A conclusione dell’assemblea, i sindaci hanno deciso all’unanimità di rivolgersi al Presidente della Provincia, Luca Di Stefano, per chiedere la convocazione urgente di un tavolo provinciale aperto a tutti i primi cittadini e ai rappresentanti regionali, a partire dall’Assessore competente.
L’obiettivo è verificare se vi sia una reale disponibilità al confronto da parte degli enti superiori e, in caso contrario, attuare ulteriori iniziative a difesa del diritto alla mobilità dei cittadini.
Un messaggio di coesione e responsabilità
La provincia di Frosinone non resterà in silenzio davanti a decisioni imposte
L’assemblea si è chiusa con parole chiare e condivise: “Questa battaglia riguarda tutti – hanno affermato i partecipanti – e nessun Comune può considerarsi escluso. Occorre un fronte unito della Ciociaria per contrastare un provvedimento che avrebbe effetti profondi e duraturi sul nostro tessuto sociale ed economico”.
Da Alatri parte dunque un appello forte alla coesione istituzionale e alla responsabilità politica, perché il diritto alla mobilità non può diventare un privilegio per pochi, ma deve restare un servizio universale garantito a tutti i cittadini.