Un esempio di valore e dedizione
L’Appuntato dei Carabinieri Giuseppe Petricca si è spento alla vigilia del suo 102° compleanno
Si sarebbe dovuta tenere oggi, lunedì 26 maggio, una festa speciale per Giuseppe Petricca, Appuntato dell’Arma dei Carabinieri in congedo, pronto a tagliare il traguardo dei 102 anni. Invece, la comunità di Pescosolido si è raccolta nel silenzio e nel raccoglimento per rendergli l’ultimo saluto.
L’età avanzata e un progressivo stato di salute sempre più fragile hanno avuto il sopravvento, strappandolo all’affetto dei familiari proprio alla vigilia di quella che sarebbe stata una giornata di gioia e orgoglio per tutta la cittadina e per l’Arma.
Una vita dedicata al servizio
Dagli anni di guerra alla carriera militare: una biografia esemplare
Giuseppe Petricca era nato il 26 maggio 1923 a Sora, figlio di Pietro e Mariagrazia Alati. A diciannove anni, in piena Seconda guerra mondiale, si arruolò nei Carabinieri, venendo inviato in Albania con il gruppo Skutari. Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania in un campo di prigionia.
Liberato l’8 maggio 1945 dalle truppe alleate, rientrò in Italia due mesi dopo, destinato al Comando Legione Carabinieri di Bolzano, in Trentino Alto Adige. Da lì, una lunga carriera che lo portò prima ad Ancona e successivamente in varie Stazioni del Lazio, tra cui Ripi, Torrice e infine Castro dei Volsci, dove fu comandante fino al 1970.
Onorificenze e memoria storica
Due Croci al Merito di Guerra e una Medaglia d’Onore in arrivo
Per la sua partecipazione al conflitto mondiale, Giuseppe Petricca fu insignito due volte della Croce al Merito di Guerra. La prima per il servizio in zona di operazioni, la seconda per la detenzione nei Lager nazisti. E proprio nel gennaio 2026, sarebbe stato insignito della prestigiosa Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in quanto internato militare italiano.
Un destino beffardo ha voluto che non potesse riceverla di persona, ma resta indelebile il segno di una vita spesa all’insegna del dovere e della lealtà.
Un legame profondo con l’Arma
Racconti, ricordi e una dedizione mai spenta
Chi ha conosciuto Giuseppe Petricca racconta di un uomo dal carattere forte ma giusto, padre severo e marito amorevole, sempre pronto a raccontare con discrezione e riservatezza episodi della sua lunga vita nell’Arma dei Carabinieri. Il suo senso di appartenenza era così radicato che anche i suoi racconti più leggeri erano in fondo testimonianze di un’etica ferrea.
I figli Francesco, Gaetano, Paola e Maria Antonietta, insieme ai colleghi della Compagnia di Sora, erano pronti a celebrarne la vita, ma ne hanno invece onorato la memoria, stringendosi intorno a lui nel giorno del commiato.
Il saluto della comunità
Oggi i funerali a Pescosolido con gli onori militari
Alle ore 17.00 di oggi, nella Chiesa Parrocchiale di Pescosolido, si sono svolti i funerali dell’Appuntato Petricca, alla presenza dei Carabinieri della Compagnia di Sora, che gli hanno reso gli onori funebri come si fa con un fratello d’armi.
Un momento toccante, partecipato, che ha saputo unire il dolore alla fierezza di appartenere a una comunità in cui la parola “servizio” non è mai stata vuota, ma sempre vissuta nella sua più autentica verità.